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Technoretail - Il mercato dei carrelli elevatori secondo CGM
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Anno 2017

Il mercato dei carrelli elevatori secondo CGM

La notevole crescita del mercato italiano dei carrelli elevatori che si è registrata nel corso del 2016 può essere interpretata come una “bolla” destinata a scoppiare e con conseguenze che andranno a premiare le imprese più dinamiche.

In sostanza, ciò è quanto emerge dall’analisi di Ugo Turchetti, Managing Director di CGM. CGM, distributore unico per l’Italia dei carrelli CAT Lift Trucks, durante il 2016, ha ottenuto risultati migliori della media di mercato e afferma di guardare al futuro con ottimismo. Con un aumento pari al +25% rispetto all’anno precedente e un totale di circa 45.000 unità, il 2016 è stato il secondo anno migliore di sempre per il mercato nazionale dei carrelli elevatori, appena al di sotto sotto i volumi registrati nel 2007. Per Turchetti, però, la crescita in questione è imputabile soltanto in parte alla ripresa produttiva: svolge un ruolo determinante l’abbondante disponibilità di denaro a basso costo.

Questa situazione, tuttavia, potrebbe cambiare a breve: “Da un lato, per aumentare i volumi di credito, le banche stanno di nuovo trascurando l’analisi del rischio; dall’altro lato, nei prossimi mesi la BCE potrebbe rallentare il quantitative easing a fronte di una crescita dell’inflazione”, dichiara lo stesso Turchetti. Per CGM, la bolla potrebbe esplodere già entro la fine del 2017 o durante il 2018, con effetti molto sensibili. “Nel primo caso”, afferma Turchetti, “assisteremo quest’anno a un decremento del mercato italiano a 35.000-40.000 unità, nel secondo caso, il calo sarà inferiore, fermo restando che sarà ancora più accentuato il prossimo anno. Gli effetti saranno notevoli perché i mercati a prevalenza di noleggio sono particolarmente sensibili all’andamento del costo del denaro. Continuerà, invece, a crescere il segmento degli AGV, spinto dall’iperammortamento (la possibilità per le aziende, concessa dalla legge di bilancio 2017, di ammortizzare il 250% degli investimenti legati al modello Industria 4.0) e dalla necessità delle imprese di incrementare la produttività”.

Il Managing Director di CGM sostiene che lo scoppio della bolla metterà un'altra volta alla prova le reti di vendita dei costruttori di carrelli elevatori, confermando il valore dei concessionari che sono riusciti a sopravvivere alla crisi degli anni scorsi: “Sono le aziende in cui l’imprenditore ha messo in campo la propria esperienza personale: la conoscenza delle esigenze applicative dei diversi settori, la capacità di proporre soluzioni di movimentazione personalizzate e servizi di assistenza adatti alle necessità dei clienti, la valutazione degli strumenti finanziari e contrattuali disponibili”.

Tra le realtà commerciali che hanno superato meglio la crisi degli scorsi anni, emerge la stessa CGM, la quale, nel 2016 è cresciuta di oltre il 40% nel comparto dei carrelli frontali (molto più della media di mercato) e del 25% in quello delle macchine da interno. “Questi risultati si devono in buona parte al lavoro dei nostri dealer che, essendo più piccoli e più flessibili rispetto a quelli della concorrenza, sono più reattivi e sanno costruire un rapporto personale con i clienti”, dichiara Turchetti e aggiunge “ma il successo di CGM si deve ovviamente anche alla qualità dei prodotti CAT, per esempio alla gamma dei frontali elettrici a 80 Volt che, nel 2016, ha conquistato una quota vicina all’8% nel proprio segmento di mercato”.

Per quanto riguarda i programmi per il 2017, Turchetti, infine, annuncia che l’azienda potenzierà la propria attività diretta con l’acquisizione di una o più società in Lombardia e amplierà la rete nazionale con tre nuovi dealer. Nel 2018, invece, CGM presenterà i nuovi frontali elettrici 48 Volt e i nuovi commissionatori orizzontali CAT.

       
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