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Supply chain: la valutazione dei fornitori non è ancora uno standard
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- - Iungo valutazione fornitori - Iungo supply chain - Iungo misurazione performance
Secondo un’indagine condotta da Iungo, piattaforma di supply chain collaboration in cloud, il 40% delle aziende non utilizza ancora un sistema per la valutazione dei fornitori, il 30% di loro dichiara di farlo con strumenti destrutturati e il 30% con un tool digitale.
L’8% degli intervistati dal sondaggio – somministrato a un campione di 5.241 persone tra responsabili supply chain, responsabili qualifica fornitori, responsabili acquisti e buyer – afferma di non misurare mai le performance dei fornitori, il 23% di compiere l’attività mensilmente, il 54% ogni 3-6 mesi e il 15% ogni 12 mesi. Il sondaggio rileva anche un segnale positivo: il 67% del campione analizzato manifesta di avere in programma l’implementazione di nuove tecnologie per migliorare la valutazione dei fornitori nei prossimi 12 mesi.
“Un processo di qualifica dei fornitori ottimale include una valutazione iniziale – dichiara Antonella Sibio, marketing manager di Iungo – seguita da un monitoraggio continuo per assicurarsi che i fornitori mantengano i criteri e gli standard nel corso della collaborazione. L’implementazione di un sistema di misurazione delle performance dei fornitori mediante l’utilizzo di Kpi consente alle aziende di esercitare un controllo più efficace sui costi e di mitigare i rischi associati alla catena di fornitura. Questo approccio permette alle organizzazioni di valutare in modo accurato e tempestivo le prestazioni dei propri fornitori, identificando eventuali inefficienze o aree di miglioramento e adottando le necessarie misure correttive”.
Il 75% dei rispondenti all’indagine imputa la mancanza di una strategia ad hoc per la valutazione dei fornitori alla scarsità di tempo o risorse, l’8% sostiene di non avere risorse formate per farlo, mentre il 17% riporta che non è una priorità aziendale. Iungo sostiene fermamente che trovare fornitori affidabili sia imprescindibile per il successo di un’azienda in un contesto di fragilità delle catene di approvvigionamento. Una corretta strategia di qualifica non solo genera valore tangibile, ma previene anche gli imprevisti legati ai ritardi nelle consegne, all’aumento dei prezzi e alla carenza di materie prime.