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Il fashion online cresce il quadruplo rispetto al totale del settore
Nel 2024 – secondo i dati elaborati da Statista – il mercato del retail della moda rimane stabile, con una stima di aumento dei ricavi pari al 3% e un valore di 1.790 miliardi di dollari, mentre, nello stesso anno, il canale online segna un incremento del 12,5%, pari a 4 volte la percentuale di crescita dell'intero comparto.
Il 31% dei ricavi del settore fashion a livello mondiale arriva dagli acquisti online, con le spese da mobile che pesano più della metà (63% del totale online), e aumenteranno del 9,5% (Cagr) tra il 2023 e il 2029 sia nella sottocategoria dell’abbigliamento sia in quelle degli accessori e delle calzature. In Italia, secondo la ricerca Netcomm NetRetail Focus Fashion & Lifestyle 2024, le aziende stanno stanziando ingenti investimenti per migliorare l’esperienza di acquisto online, puntando in particolare sull’ampia scelta (determinante per il 38% degli acquirenti) e sull’acquisto facile, veloce ed efficiente (determinante per il 27,7% degli utenti). Per il 26,9% degli acquirenti un elemento determinante è il reso, che deve essere gratuito e facilitato. La consegna tramite home delivery è la modalità preferita dal 76,6% degli utenti, mentre il ritiro out-of-home è scelto nel 22,2% dei casi (in aumento del 4,5% rispetto alla media del totale delle categorie di prodotto).
“I dati e i trend dimostrano che i brand della moda oggi non possono più prescindere dal digitale – commenta Roberto Liscia, presidente di Netcomm – il settore del fashion è caratterizzato da un’incidenza degli acquirenti online stabile tra il 33% e il 36% ed è dominato dalla generazione dei Millennials, che costituisce circa il 40% di tutte le vendite di moda online. In quest’ottica, l’omnicanalità e l’integrazione di tecnologie avanzate si presentano come sfide critiche per i brand di moda nel 2024, ma anche come elementi essenziali per garantirsi la fiducia dei clienti e mantenere margini di profitto adeguati. Le aziende che hanno incrementato gli investimenti in tecnologia per ottimizzare la gestione dell’inventario e per l'integrazione dei canali di vendita hanno visto un aumento del rating di soddisfazione dei clienti, nonché un incremento nelle vendite totali. Questi risultati incentivano sempre più l’utilizzo degli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia avanzata come l’AI”.
In Italia numerose aziende del settore fashion stanno progressivamente integrando le tecnologie dell’AI nelle loro attività. Nell’ambito della messa a punto di intelligent store, modelli di business basati sul decentramento, l’ottimizzazione e la trasparenza, Netcomm osserva come i retailer italiani stiano già sfruttando l’AI per analizzare dati del negozio, offrendo una visione approfondita delle prestazioni e delle tendenze di consumo, per ottimizzare le strategie di pubblicità, per gestire e ottimizzare gli inventari e per supportare l’interazione con i clienti. Molte aziende stanno inoltre sfruttando l’AI per generare raccomandazioni personalizzate basate sul comportamento e le preferenze dei clienti, affidandosi anche all’AI conversazionale e al linguaggio naturale (Nlp) per migliorare le interazioni con gli utenti.
L’AI costituisce inoltre un elemento di supporto nella gestione della catena di approvvigionamento grazie alla capacità di elaborare una previsione della domanda. Ulteriori esempi virtuosi dell’AI sono rappresentati dall’utilizzo di algoritmi finalizzato alla personalizzazione delle campagne di marketing, sempre più efficaci, e dall’impiego di tecnologie emergenti come la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) per rivoluzionare l'esperienza di shopping contribuendo anche a ridurre i tassi di reso.