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Un nuovo modo di pianificare nel retail
Una pianificazione efficace è fondamentale per il successo di qualsiasi impresa retail, indipendentemente dalle dimensioni e dalla tipologia
Anche prima dell’emergenza sanitaria, le imprese retail stavano provando a reinventare il futuro del loro settore per far fronte a una molteplicità di pressioni e impostare i loro piani di medio e lungo termine. L’aumento dei canoni di affitto e la concorrenza agguerrita hanno indotto i player del settore a ripensare le dimensioni, la portata e il perimetro della propria attività e a prevedere nuove modalità, potenzialmente rivoluzionarie, attraverso le quali i clienti potrebbero interagire con loro, scegliere e pagare gli articoli acquistati.
Questa riorganizzazione potrebbe sembrare lontana anni luce dall’attuale modo di agire delle imprese retail, ora, particolarmente concentrate a gestire le ricadute dell’emergenza sanitaria sulle loro attività quotidiane. Molti piani annuali erano obsoleti già a Marzo, quando è scoppiata la pandemia e, ora, in un quadro che muta ogni giorno, molte imprese non hanno tempo per organizzarsi e rispondere alle molteplici e complesse sfide che devono affrontare attualmente. Stiamo assistendo alla fine della pianificazione a lungo termine?
Mi fa piacere comunicarvi che non è assolutamente così. Anzi, il ruolo della pianificazione è diventato ancora più cruciale per le imprese retail che devono destreggiarsi nell’era del Covid. Le imprese retail si stanno organizzando per gestire le implicazioni a lungo termine della situazione attuale, ma, allo stesso tempo, devono porre rimedio agli shock a breve termine.
Pianificare nel breve termine
Appena sono entrate in vigore le misure di lockdown, il settore retail ha capito che aveva davanti un problema molto serio. Naturalmente, ogni impresa ha affrontato la crisi a proprio modo, tuttavia si può affermare che hanno risposto meglio le imprese capaci di dimostrarsi agili. Una mentalità agile e un business model agile sono fondamentali in un’epoca di profondi cambiamenti come quella attuale. Le imprese che non si fanno schiacciare dalla crisi sono quelle che applicano livelli più spinti di agilità e che reagiscono in modi nuovi e diversi, ideando soluzioni di consegna, affidandosi a nuove catene di fornitura o adottando modalità inedite di lavoro al proprio interno.
Pianificare, ma non come abbiamo sempre fatto
Il principale ostacolo a una pianificazione efficace è il modo in cui si pianifica quando il futuro appare incerto. Questo concetto si applica particolarmente bene alle imprese retail che si preparano alla ripartenza dopo il lockdown, perché devono gestire circostanze mutevoli e complesse. Uno dei nodi principali che tutte devono affrontare è sapere se recupereranno i clienti e, in caso affermativo, attraverso quali canali (per esempio, negozi fisici, acquisti on line, click and collect). Questo è vero per i settori considerati essenziali durante il lockdown (alimentari e farmaceutica in primo luogo), ma anche per gli altri. Tutte le imprese hanno lavorato in un contesto radicalmente diverso, sia quelle che potevano rimanere aperte che le altre, e adattarsi è stato problematico.
La pianificazione di emergenza si è rivelata più che mai cruciale, giacché ora niente può essere dato per scontato e anche i piani migliori potrebbero dover essere perfezionati con il modificarsi della situazione. Una pianificazione effettivamente dinamica dello scenario è fondamentale per le imprese retail che devono affrontare quest’epoca di crisi e incertezza. Programmare la forza lavoro con modelli flessibili, mappati sulla base di come è gestita ogni singola attività e valutare immediatamente l’impatto in termini di costi di ogni aggiornamento è essenziale per poter creare un piano ottimale basato su scenari probabilistici.
Le funzioni di pianificazione e organizzazione nel settore retail sono ora chiamate ad adattarsi rapidamente alla “nuova normalità” imposta dal Covid-19. Le imprese retail dovranno adeguarsi a cicli di pianificazione molto più brevi poiché non potranno più prevedere con sicurezza cosa riserva il futuro prossimo, quali saranno le nuove leggi o disposizioni governative e come tutto questo inciderà sul comportamento dei consumatori. In tale contesto, la pianificazione continua e il processo decisionale diverranno sempre più cruciali.
Tutto questo è subordinato all’accesso alle nuove tecnologie (in particolare, i dati in tempo reale e i tool e software analitici), ma richiede anche un cambiamento di mentalità per poter passare da un modello tradizionalmente gerarchico a un processo decisionale maggiormente condiviso e trasversale a tutta l’azienda. Non c’è solo il senior management in grado di assumere decisioni: esistono tool analitici su dispositivi mobili che permettono ai responsabili del punto vendita di reagire in tempo reale agli eventi, abbreviando il processo decisionale e consentendo un’agilità decisamente superiore. Questi stessi tool analitici consentono ora una visione a 360 gradi dell’azienda, fornendo informazioni sul dipartimento finanziario, le risorse umane e le operation. Questi tool non soltanto rendono più democratico il processo decisionale, ma rendono anche la pianificazione più intuitiva ed efficace.
Cambiare i processi aziendali
Nel settore del retail assistiamo a un cambiamento fondamentale del processo tradizionale di pianificazione. Tutte le imprese retail cercano di ottimizzare i processi aziendali e ora possono farlo in tempi molto più brevi grazie ai tool analitici e ai dati in tempo reale. Molte si servono dell’emergenza Covid per sperimentare nuovi modi di lavorare, analizzare se i cambiamenti hanno avuto successo e, attraverso tentativi ed errori, decidere se adottarli oppure accantonarli. È davvero un modo tutto nuovo di operare e ha il potere di essere veramente trasformazionale.
Superare la tempesta
Le imprese retail stanno vivendo la più grande sfida di tutta una generazione. Il modo in cui sapranno adattarsi all’enorme trasformazione causata dal Covid-19 potrà decretare il successo o la morte dell’azienda perché non c’è la bacchetta magica per risolvere i molti problemi che deve affrontare ora questo settore. Trasferire semplicemente alcune attività on line o chiudere alcuni punti vendita per tagliare i costi non basta. Creare una value proposition differenziata e imbattibile che attiri i clienti è primordiale e la centralità del cliente è fondamentale. Riuscirci non sarà facile, ma saper pianificare in modo intelligente e reattivo sarà un innegabile punto di forza.
Laurent Homeyer
Retail and Hospitality Industry Advisor EMEA & APJ di Workday
(https://www.workday.com/it-it/)