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Frédéric Thil nominato nuovo direttore generale di Cimbali Group
Cimbali Group, tra i principali produttori di macchine professionali per caffè e bevande a base di latte e di attrezzature dedicate alla caffetteria, ha nominato Frédéric Thil nuovo direttore generale.
Con una lunga e consolidata esperienza nel settore B2C maturata in ruoli di crescente responsabilità all’interno di multinazionali anche di proprietà familiare, Frédéric Thil guiderà l’azienda nello sviluppo di un business plan strategico per l’ulteriore espansione nel settore delle macchine per caffè. “Siamo particolarmente lieti che Frédéric abbia accettato la nostra sfida – commenta il Maurizio Cimbali, presidente di Cimbali Group – grazie alla sua comprovata esperienza professionale Frédéric potrà supportarci nel processo di internazionalizzazione che abbiamo avviato ormai da tempo”.
Frédéric Thil, laureato in matematica, inizia la sua carriera nel 1987 nel settore dei beni di largo consumo. In Unilever ricopre i ruoli di responsabile clienti regionali e national account manager. Nel 2001 entra in Ferrero come direttore nazionale grandi clienti, poi direttore commerciale in Ferrero Francia e nel 2008 ne diventa direttore generale. Nel 2013 è nominato amministratore delegato di Ferrero Italia, ruolo che ricopre fino al 2016, quando si trasferisce in Lussemburgo come executive director travel market e food service. Dal 2020 al 2024 è presidente della società Thil Consulting, supportando Pmi e startup nello sviluppo di business plan. Nel 2014 il presidente della Repubblica Francese gli ha conferito l’onorificenza di “Chevalier de la Légion d'Honneur” per le responsabilità sociali e i meriti conseguiti durante il periodo alla guida della Ferrero Francia.
“Sono molto orgoglioso di questo nuovo incarico e della fiducia ricevuta dalla famiglia Cimbali – commenta Frédéric Thil – quando li ho conosciuti sono rimasto colpito dalla loro passione e determinazione ad accrescere continuamente il valore del capitale umano all’interno del Gruppo, che è diventato un riferimento del Made in Italy nel mondo. Dato il mio background, sono molto sensibile all’aspetto familiare, all’awareness dei brand e soprattutto alla dimensione internazionale. Mi auguro dunque di poter mettere la mia esperienza al servizio di una realtà che è ormai diventata globale, pur mantenendo il proprio imprinting fortemente italiano”.