Esd Italia, la più grande centrale d’acquisto e marketing del nostro Paese, grazie all’introduzione dei modelli previsionali sviluppati da Areté – Agrifood Intelligence, da oltre 15 anni specializzata nel forecast sui mercati agroalimentari, ha potuto gestire le pesanti difficoltà e la forte volatilità che hanno compromesso la tenuta della filiera agrifood negli ultimi cinque anni.
Gli esempi più recenti e significativi di questa volatilità sono il cacao, il cui prezzo è triplicato solo nei primi 4 mesi del 2024, per poi dimezzarsi nel giro di un mese fra aprile e maggio 2024, senza che per questo la volatilità venisse a mancare anche nei mesi successivi. Anche il caffè ha mostrato forti tensioni, se pensiamo che solo fra ottobre 2023 ed aprile 2024 i prezzi della varietà Arabica sono aumentati del 70%. Non mancano casi di marcata deflazione dei prezzi, come nel caso del frumento tenero e del duro (rispettivamente alla base della produzione di pane e pasta) che dai picchi storici dell’estate 2022 hanno visto prezzi in calo del 40-45%. Oppure dell’olio di girasole che, dopo i pesanti rincari dovuti al conflitto fra Russia ed Ucraina ha visto prezzi gradualmente in calo nel corso degli ultimi due anni di circa il 65%.
L’interconnessione dei mercati è sempre più forte, non solo all’interno del comparto agrifood, ma anche nel generale comparto delle commodity. Per questo motivo le metodologie previsionali di Areté sono state applicate con successo anche ai prezzi di energia elettrica e gas naturale, altro caso in cui a rincari ben oltre il 300% in meno di tre mesi a metà 2022, sono seguiti due anni di progressiva deflazione, con un -90% per il gas naturale e per l’energia elettrica.
“Gli andamenti anomali dell’inflazione nel corso degli ultimi anni – spiega Piergiorgio Bonini, direttore generale di Esd Italia – ci hanno spinti a implementare in maniera rapida ed efficace nuove soluzioni per comprendere al meglio le dinamiche di mercato e farsi un’idea di cosa sarebbe successo in futuro. In modo da poter gestire in maniera efficace il dialogo con l’industria di marca e quella privata tanto nei momenti di inflazione quanto in quelli di deflazione, per continuare a garantire migliori prezzi ai consumatori finali”.
I sistemi previsionali, che coprono ormai circa 40 principali commodity, hanno consentito alle aziende di non farsi trovare impreparate, di anticipare gli andamenti di mercato e di ridurre drasticamente l’impatto dei picchi di prezzo, preservando marginalità ma anche agevolando il dialogo e la contrattazione con clienti e fornitori ai diversi livelli della filiera, anche a beneficio dei consumatori finali.
“I modelli consentono di avere visibilità sugli andamenti dei prezzi delle commodity fino a 18 mesi in avanti – spiega Enrica Gentile, ad di Areté – veniamo ormai da quasi cinque anni di mercati estremamente complessi e volatili, resi costantemente difficili anche dal succedersi di eventi ‘estremi’ (pandemia, conflitti, meteo, blocchi logistici) che tuttavia stanno rendendo la volatilità una condizione pressoché strutturale”.