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Il successo dell'online guida la crescita di OVS

Vendite nette pari a 978 milioni di euro nei soli primi nove mesi, in aumento del 32,8% rispetto allo stesso periodo del 2020, e del tutto in linea con quelle del 2019. Sono questi i principali risultati conseguiti da OVS Spa nel 2021, periodo in cui il Gruppo ha ulteriormente accresciuto la sua quota di mercato, ora pari al 9,3%.



Una crescita che ha riguardato non solo i punti vendita fisici, ma anche e soprattutto l’online, con una crescita anno su anno del 33% delle vendite del sito web ovs.it, che nel corso dell’anno ha registrato ben 20,3 milioni di visite.

L’ EBITDA del Gruppo si è attestato a 104,5 milioni di euro, in crescita di 64,4 milioni di euro rispetto al 2020 e di 3,4 milioni di euro rispetto al 2019. Risultato questo, a cui hanno contribuito  entrambe le insegne: l’EBITDA sulle vendite nette di OVS è infatti risultato essere pari all’11%, mentre quello di Upim si è attestato al 9,5%.

L’ottimo andamento del terzo trimestre ha comportato una revisione al rialzo delle stime di chiusura per fine anno: le vendite nette sono difatti attese in un range tra gli 1,33 e i 1,35 miliardi di euro, in crescita rispetto agli 1,30-1,32 miliardi di euro comunicati in occasione della pubblicazione dei risultati semestrali, mentre l’EBITDA rettificato è atteso in un range tra i 135 e i 145 milioni di euro, in crescita rispetto ai 120-135 milioni di euro precedentemente comunicati.

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Stefano Beraldo, Amministratore Delegato di OVS Spa, ha commentato: “I risultati del terzo trimestre dell’anno sono stati ancora una volta molto soddisfacenti sotto il profilo delle vendite, della redditività e della generazione di cassa. Le vendite dei primi nove mesi dell’anno sono cresciute del 33% sul 2020, recuperando quasi interamente il -28% riportato nel primo trimestre del 2021 rispetto al 2019 a causa dei lockdown. L’ottimo andamento è ancor più rilevante se confrontato con quello del mercato dell’abbigliamento che ha riportato, nello stesso periodo, un più contenuto +20,3%, tredici punti percentuali al di sotto delle performance di Gruppo. Ne è derivato un ulteriore aumento della quota di mercato che ha ora raggiunto il 9,3%, ponendo ancora una volta OVS come il Gruppo che è cresciuto più di qualsiasi altro player, fisico e/o digitale, operante nel mercato dell’abbigliamento in Italia. L’ottimo andamento delle vendite, accompagnato da un primo margine solido e dall’efficace gestione della struttura dei costi, ha consentito nei primi nove mesi dell’anno di chiudere con un EBITDA più alto di quello prepandemia del 2019. Come anticipato, la generazione di cassa è stata rilevante: nei primi nove mesi, escludendo i proventi derivanti dall’aumento di capitale, il flusso è risultato in aumento di 112,3 milioni di euro rispetto allo scorso anno, nonostante 25 milioni di euro relativi agli affitti del 2020 siano stati pagati nei primi mesi del 2021 per effetto della finalizzazione delle negoziazioni con i proprietari immobiliari avvenuta subito dopo la chiusura dell’esercizio precedente. La posizione finanziaria netta si è quindi attestata a 254,8 milioni di euro, risultato al di sopra delle aspettative considerato che tale livello era atteso per fine anno. L’EBITDA in forte recupero da un lato, la solida generazione di cassa dall’altro, hanno ridotto ulteriormente la leva finanziaria, ora inferiore a 2x. Grazie all’emissione del Sustainability-Linked Bond ed alla significativa liquidità di cui gode il Gruppo, la linea di credito più onerosa in scadenza a marzo 2023 e pari a 250 milioni di euro è stata rimborsata anticipatamente, consentendo di cancellare strutture di debito onerose legate a passate operazioni di leveraged buyout. Gli ottimi risultati raggiunti confermano ancora una volta l’efficacia delle azioni strategiche di medio periodo implementate. Il focus sulla multicanalità consente al nostro Gruppo di essere presente ovunque il cliente ci cerchi. I negozi di prossimità rappresentano l’opzione di acquisto al giusto prezzo che meglio di altre riesce ad interpretare i reali bisogni dei consumatori. D’altro canto, il rinnovamento di immagine in corso che ha interessato alcuni tra i più grandi negozi di centro città o ubicati in centri commerciali di maggiore rilevanza sta generando risultati molto positivi in termini di incremento di visitatori e di fatturato. L’impegno concreto sui temi della sostenibilità viene sempre più riconosciuto dai nostri clienti. I nuovi brand introdotti, di terzi e di proprietà, ci consentono di sperimentare, di attrarre nuovi clienti, di aumentare la marginalità per metro quadrato e di rinnovare ed incrementare costantemente l’offerta commerciale. OVS è sempre più un marketplace, dove peraltro l’house brand rimane centrale e largamente preponderante: un esempio è Piombo, che rappresenta sempre più una proposta di successo, oggi non solo nel segmento uomo ma, a partire da questo trimestre, anche in quello donna. Il trimestre ha visto la partenza del nuovo corso impresso a Stefanel, marchio di recente acquisizione. Alcuni nuovi negozi, prevalentemente in franchising, sono stati aggiunti alla rete esistente e per la prima volta è stata introdotta una collezione interamente ideata da noi. I risultati sono molto incoraggianti anche tenuto conto che l’inizio della stagione non ha potuto beneficiare della collezione autunnale di peso più leggero, che abbiamo scelto di sviluppare solo in minima parte dato che non sarebbe potuta arrivare per tempo. Il Gruppo sta ponendo in essere varie misure volte a contenere l’impatto derivante dalla tensione sui costi attualmente in atto ed attesa anche per almeno parte del prossimo anno. Per gli acquisti di merce stiamo prediligendo il trasporto navale limitando al massimo quello aereo, molto più oneroso. Proseguiamo con le contrattazioni commerciali tanto sul versante dei noli con contratti di medio termine, quanto sul versante dei prezzi delle merci, al fine di condividere l’impatto dell’aumento delle materie prime con i fornitori. Riteniamo che grazie alla nostra natura di retailer verticalmente integrato, agli importanti volumi di prodotti in acquisto rispetto ad altri competitor di settore ed alle relazioni consolidate con i nostri fornitori, l’aumento dei prezzi ai consumatori finali sarà più contenuto rispetto ad altri operatori di mercato. Confidiamo che questo rappresenterà un vantaggio per il nostro Gruppo nei prossimi mesi. La flessibilità sul versante dei costi di struttura, già evidente durante i  periodi di lockdown, consentirà inoltre dimitigare l’impatto inflazionistico degli altri costi. Il buon andamento che sta proseguendo anche nel quarto ed ultimo trimestre, pone solide basi per una chiusura dell’anno superiore alle attese precedentemente comunicate al mercato”.

       
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