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Dopo la flessione dei fatturati del 2020, Assirm guarda al 2021 con fiducia e obiettivi
Assirm, l’associazione alla quale aderiscono le aziende italiane che svolgono ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale, dichiara che, tra gli associati, è emersa una diminuzione complessiva del fatturato 2020 pari al -6,7%.
Tale flessione è direttamente imputabile alla crisi sanitaria che, di fatto, ha generato la più grande recessione economica dal dopoguerra.
Tuttavia, grazie anche all’avanzamento della campagna vaccinale, ad oggi, si assiste a una fase di moderato recupero a livello globale: pertanto, secondo Assirm, le aspettative per il 2021 sono positive anche per le aziende associate e sono rivolte non soltanto alla possibilità di una buona ripresa, ma anche a una maggior propensione a investire.
Nel 2021, l’associazione celebrerà il suo trentesimo compleanno con un vero e proprio rebranding che coinvolgerà anche il sito web. Simultaneamente, proseguiranno le attività del Comitato Qualità e l’operato del Centro Studi con l’Osservatorio sulla Sostenibilità.
Inoltre, ad assumere un ruolo sempre più centrale sarà la formazione, ambito nel quale, oltre all’annuale programma di corsi on line, è previsto anche il lancio di una piattaforma e-learning. In calendario, l’associazione ha previsto anche una serie di Assirm Talks e il tradizionale appuntamento con il Marketing Research Forum.
Matteo Lucchi, Presidente di Assirm, dichiara: “Ricerca, innovazione e investimenti sono il cardine del Next Generation Italia (il Piano nazionale di ripresa e resilienza del Ministero dell’Economia e delle Finanze) e Assirm lavorerà lungo questa linea, è la sua mission, per aiutare le imprese e il Paese ad uscire da questa crisi. Bisogna portare l’Italia sulla frontiera dello sviluppo europeo e mondiale e permettere al nostro Paese di ripartire rimuovendo gli ostacoli che l’hanno frenato negli ultimi anni”.