Anno 2020
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Il digitale per la crescita dell’Italia: report Microsoft Italia e The European House-Ambrosetti
Microsoft Italia e The European House - Ambrosetti hanno presentato “L’Impatto del Cloud Computing sul Sistema Paese e sul modo di fare impresa in Italia”, una ricerca qualitativa focalizzata sul livello di diffusione delle tecnologie Cloud in Italia, indicandone l’impatto economico, i vantaggi e gli ostacoli da parte delle aziende pubbliche e private italiane.
Tra le principali evidenze emerse attinenti alla diffusione del Cloud Computing in Italia e al relativo grado di maturità, risulta che se, da un lato, sembra crescere in Italia l’adozione del Cloud Computing con un tasso pari al 22,5% a livello nazionale, il campione della ricerca si dimostra particolarmente virtuoso con l’81,3% delle aziende interpellate che afferma di utilizzarlo.
Dall’indagine, inoltre, emerge che si è ridotta la percentuale di organizzazioni che hanno raggiunto un livello “avanzato” di adozione: difatti, il 31,9% considera il Cloud come risorsa strategica abilitante della digital transformation, mentre il 49,4% utilizza servizi Cloud accessori adottati, soprattutto, in modo tattico per rispondere a necessità contingenti e non inseriti in un approccio strategico o facenti parte di progetti di digitalization di più ampio respiro.
Oltre a ciò, risulta che il 18,7% delle aziende dichiara di non far ricorso a soluzioni di Cloud Computing, ma, in modo particolare, la forbice cresce se, invece, si considerano soltanto le grandi aziende (47,6% del campione): in questo caso, appena il 6% dichiara di non fare alcun uso del Cloud Computing, mentre il 94% che lo utilizza è ripartito equamente tra chi lo ha adottato in modo tattico per servizi accessori e chi lo ha inserito nell’ambito di un disegno strategico.
La situazione risulta di differente spessore per le PMI, il cui 30,4% dichiara di non aver adottato alcun tipo di soluzione Cloud e appena il 17,4% ritiene che il Cloud Computing sia una risorsa strategica per la propria crescita.
Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia, ha così commentato: “Oggi più che mai, dopo che questa emergenza ha reso le nuove tecnologie e i servizi innovativi per clienti e cittadini imperativi di sopravvivenza, è il momento giusto per investire nel digitale: la convergenza tra grandi quantità di dati, capacità di analisi e soluzioni disponibili è giunta a un tale livello di avanzamento per cui chi riesce a utilizzarla al meglio può crescere esponenzialmente e ottenere benefici significativi”.
Poi, Candiani ha aggiunto: “Siamo entrati in una nuova economia, la cosiddetta Data Economy, dove ogni organizzazione pubblica o privata può far leva sulla grande mole di informazioni che possiede per creare nuovi modelli di business o nuovi prodotti e soluzioni che, con la tecnologia, possono contribuire alla crescita, assicurandosi che i principi di privacy, sicurezza, trasparenza e interoperabilità siano garantiti”.