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Technoretail - Ricerca SAS: l’adozione dell’Intelligenza Artificiale procede, ma ancora lentamente
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Anno 2018

Ricerca SAS: l’adozione dell’Intelligenza Artificiale procede, ma ancora lentamente

SAS, società specializzata in analytics, ha realizzato una ricerca che ha coinvolto 100 aziende europee per verificare la diffusione dell’Intelligenza Artificiale all’interno dei sistemi aziendali.

Nonostante il crescente entusiasmo più volte sbandierato da molti osservatori e operatori, l’adozione dell’AI procede ancora a rilento: infatti, oltre il 75% delle aziende interpellate ritiene che l’Intelligenza Artificiale impatterà la vita di tutti entro il prossimo decennio, ma soltanto il 20% di esse ritiene che le proprie risorse umane siano pronte ad affrontare la sfida. Secondo i risultati dell’indagine di SAS, non si tratterebbe di una carenza sul versante tecnologico a rallentare l’adozione dell’Intelligenza Artificiale, piuttosto, nella maggior parte dei casi, le criticità sarebbero insite sia in una carenza delle competenze necessarie a massimizzare il valore della tecnologia AI e sia in ostacoli di tipo organizzativo e di tipo sociale. Nonostante ciò, diverse imprese hanno adottato con coraggio l’AI, rendendola fondamentale all’interno delle rispettive strategie. I principali driver che hanno incentivato tali aziende ad attivare iniziative in ambito Intelligenza Artificiale sono stati, per il 18%, la potenziale crescita del business (nuovi prodotti, nuovi mercati, aumento della reddittività), per il 16%, la necessità di restare competitivi, per il 15%, raggiungere elevati livelli di efficienza e, infine, per l’11%, migliorare sia il customer journey che la customer experience.

Ma, allora, quali sono gli ostacoli specifici che frenano l’adozione dell’AI in ambito di molte aziende? Secondo l’analisi condotta da SAS, la mancanza di casi d’uso diffusi, di benchmark e di best practice, spesso, frenano le aziende, le quali optano per un atteggiamento attendista per poi osservare come si sono mosse altre realtà e, soprattutto, con quali risultati. Per il 49% dei dirigenti intervistati, è la fiducia una delle principali sfide da affrontare: adottare gli advanced analytics non significa soltanto fidarsi degli strumenti, ma anche cambiare il modo di lavorare (in un’ottica di team allargati e, al tempo stesso, multidisciplinari), con un approccio organizzativo “a network” che implica un significativo cambiamento sul versante culturale.

Un ulteriore ostacolo è rappresentato dalle competenze. Infatti, il 20% ritiene che le proprie persone siano pronte ad affrontare la sfida dell’AI, mentre il 19% afferma di non disporre in azienda di un team di data scientist: ciò si riflette negativamente sia sulla progettualità che la velocità di adozione delle nuove tecnologie. Oltre a questi gap, la ricerca targata SAS ne individua un altro, certamente non marginale e consistente nel fatto che si è in presenza di un quadro di conoscenza dell’AI ancora piuttosto limitato: la maggior parte dei dirigenti intervistati, come esempi naturali di applicazione dell’Intelligenza Artificiale, cita le self-driving car o le connected car (26%) o gli assistenti vocali (24%).

Dunque, allo stato attuale, ancora in pochi considerano l’AI applicata a contesti ben più ampi come il decision making automatizzato (16%), la personalizzazione dei servizi di customer care (12%) e il supporto in importanti ambiti aziendali come quello della supply chain (6%).

       
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