Anno 2018
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Principi di posizionamento local e gestione digitale dei punti vendita
Anche nelle aziende più innovative e strutturate, si tende ancora a mantenere una divisione netta tra on line e off line, tra Marketing tradizionale e Web Marketing.
La verità è che queste due facce della stessa medaglia (medaglia che ha come fine ultimo la promozione del marchio e la conversione, cioè raggiungere l’obiettivo di vendita prefissato) possono darsi man forte vicendevolmente. In particolare, una buona strategia di ottimizzazione per i motori di ricerca orientata alla dimensione local può migliorare la visibilità on line dei punti vendita sul territorio, con la conseguenza di potenziare l’afflusso di clienti che, dopo la ricerca on line, si recano fisicamente in negozio per acquistare.
A fornirci qualche informazione e consiglio sull’argomento, sono gli specialisti SEO di Pro Web Consulting, società di consulenza svizzera specializzata nell’ottimizzazione per i motori di ricerca e digital strategy.
Cos’è la Local SEO e come sfruttarla per il proprio marketing (non solo web)
In presenza di ricerche “di prossimità” da parte degli utenti (ossia tutte quelle ricerche spesso realizzate tramite device mobili e voice search) che implicano parole quali “vicino a me” o specificano la città o persino la zona di riferimento (per esempio, “pizzeria Milano Duomo” oppure “negozio articoli sportivi Roma EUR”, etc.), Google restituisce sia i negozi registrati su Google My Business, sia pagine posizionate organicamente, per esempio, le schede di uno store locator.
In tutti questi casi, è fondamentale farsi trovare per ottenere visibilità comparendo nella SERP sulla base della pertinenza e della vicinanza.
In termini generali i parametri importanti sono:
1. Google My Business: scheda completa e aggiornata
2. Recensioni: quantità e sentiment
3. Rilevanza: pertinenza con la ricerca
4. Distanza: anche in assenza di gps
5. Indicizzabilità dello store locator
6. Autorevolezza: quantità/qualità dei backlink
Google My Business: ottimizzazione della propria scheda
Google My Business è un tool gratuito che Big G mette a disposizione delle aziende: si tratta, in breve, di creare una scheda aziendale che verrà visualizzata dagli utenti a destra della SERP a seguito di una ricerca sul motore. Per migliorare la propria presenza online e la possibilità che gli utenti vogliano entrare in relazione con il nostro marchio (si tratti “solo” di navigare il nostro sito o di telefonarci tramite il numero visualizzato in scheda o ancora di attivare il navigatore e raggiungere il nostro shop), è necessario gestire al meglio tutte le informazioni di contatto all’interno della scheda stessa. Essenziali indirizzo, numero di telefono e sito, appunto, ma anche gli orari di apertura e una descrizione sintetica ma pregnante; importante anche scegliere le giuste categorie merceologiche per taggarci, gestire al meglio i link, ad esempio ai social o a TripAdvisor, e curare la sezione recensioni.
Oltre a essere il principale strumento di Local SEO, Google My Business è in continua evoluzione e aumenta le proprie funzionalità e la reportistica.
Per esempio, oggi, fornisce statistiche importanti su come gli utenti utilizzano la mia scheda:
• Attivazione di una chiamata;
• Richiesta di indicazioni stradali;
• Foto che hanno generato più visualizzazioni.
Si tratta di dati molto semplici, che tuttavia forniscono insight importanti sul potere di convertire un interesse online in un'azione offline. È molto importante ricordare, però, che non esiste solo Google: sono moltissime le piattaforme su cui è bene essere presenti, da Yelp a Waze a Navmii a FourSquare, fino ai singoli navigatori integrati delle varie case automobilistiche.
Store Locator, come gestire la presenza di molti negozi
Gli Store Locator sono quelle aree del sito di un’azienda che riportano la mappa o la lista di tutti i punti vendita. Raramente sono concepite tenendo presente le best practice in ambito SEO e questo è davvero un peccato: infatti, ottimizzare e gestire correttamente lo store locator può portare notevoli benefici.
La problematica più frequente è il fatto di racchiudere nella stessa pagina l’elenco di tutti i negozi: al contrario, sarebbe importante che ciascun punto vendita avesse una propria pagina dedicata, sotto una propria URL. Se gli shop sono così tanti da rendere impossibile questo genere di gestione, è bene prevedere almeno una URL per ogni macro-area o per le aree più ricercate (ad esempio, una catena nazionale di supermercati potrà avere almeno le pagine delle province “Supermercati Milano”, “Supermercati Torino”, etc.). In alterativa, o a completamento di questa struttura del where to buy del sito, è possibile aggiungere anche alla scheda Google My Business tutti i punti vendita, in modo da offrire un colpo d’occhio della localizzazione sulla mappa e integrare con informazioni precise su ogni shop.
Local Listing Management per una presenza local centralizzata
Quando parliamo di Local Listing Management intendiamo una soluzione che soddisfi le esigenze di gestione geolocalizzata delle grandi Aziende globali, provviste di rete vendita e negozi, che non trovano sufficiente gestire in maniera scoordinata la presenza sulle singole piattaforme di ricerca. Significa, in pratica:
• Centralizzare la gestione dei contenuti (indirizzi, orari, servizi, contatti);
• Sistematizzare la gestione delle modifiche e la pubblicazione su tutti i touchpoint disponibili;
• Integrare (tramite API) la gestione dei servizi con il CMS del proprio Store Locator;
• Gestire altri aspetti importanti, ad esempio le recensioni degli utenti.