Anno 2018
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Partner Data: dalla fidelizzazione del cliente ai sistemi di identificazione
Oggi, sicurezza informatica, fidelizzazione e accesso ai servizi sono le tre grandi aree di applicazione in cui le smart card trovano il proprio utilizzo ideale. Tutti i settori merceologici sono interessati alle smart card e i campi di applicazione sono innumerevoli: dai pagamenti elettronici alle carte sanitarie, dalla registrazione dei consumi all’uso protetto del computer, dal controllo delle presenze all’accesso ai servizi, dall’autenticazione dei messaggi alla firma elettronica.
L’utilizzo delle smart card nel mondo continua a crescere a ritmi esponenziali dato che queste carte offrono un eccellente mezzo per memorizzare dati in modo sicuro e conveniente. Inoltre, le carte più potenti offrono possibilità di autenticazione, di crittografare e decodificare dati e anche di firmare digitalmente. Le smart card rappresentano, quindi, la soluzione ideale per un infinito ventaglio di utilizzi. Partner Data, società che opera nel mercato dei prodotti per la sicurezza IT, protezione del software e sistemi di identificazione, nonché realtà attiva nel campo della fidelizzazione, ha riassunto gli utilizzi e gli ambiti in cui le smart card possono essere utilizzate. Tra i vari utilizzi delle smart card, i programmi di fidelizzazione sono ciò per cui queste carte vengono maggiormente conosciute.
Utilizzate per i rifornimenti di carburante o dalle compagnie aeree, catene di franchising, ma anche singoli negozi, palestre, ristoranti e molto altro ancora, le smart card possono essere di tre differenti tipologie: a memoria per immagazzinare dati, a memoria protetta per aggiungere protezione ai dati immagazzinati e, infine, con microprocessore (CPU) per offrire sicurezza, autenticazione, firma digitale e possibilità di gestione dei dati in aggiunta alla loro semplice memorizzazione.
Le carte a memoria non possono elaborare o gestire file, ma solo immagazzinare dati. Queste danno la possibilità di offrire soluzioni per le molte applicazioni che richiedono bassi costi e libero accesso ai dati memorizzati (ad esempio le card per la manutenzione dei veicoli, per la registrazione dei dati di produzione e molto altro ancora).
Le carte a memoria protetta usano la logica cablata per controllare gli accessi ai dati in scrittura e sono perfette per tutte quelle applicazioni che contengano informazioni che non possono essere abusivamente duplicate, ma che comunque non richiedono un altissimo grado di sicurezza (per esempio, carte a punti per fidelizzazioni o carte di riconoscimento).
Infine, le carte a microprocessore si differenziano dalle prime due in quanto supportano file management, gestione delle chiavi, regole di accesso ai dati, autenticazione, crittografia e possono generare numeri casuali. Una delle funzioni più significative delle carte con CPU riguarda la possibilità di gestire applicazioni multiple e memorizzarle in file logici e directory. Le carte con CPU supportano più livelli di chiavi: si possono utilizzare chiavi e file per definire regole precise di accesso ai dati ed alle procedure di autenticazione.
Alcune carte hanno incorporato dispositivi di crittografia da utilizzare per dati da proteggere. Card con CPU possono essere utilizzate per il credito, pagamenti elettronici, firma elettronica, identificazione sicura. Queste card sono ideali per tutte quelle applicazioni che richiedano un forte controllo per accedere ai dati.
Per le applicazioni di fidelizzazione, le carte a memoria protetta sono le più usate perché sufficientemente sicure ed economiche. Dove siano richieste maggiori capacità di memoria e non costituisca un problema la loro possibile duplicazione, è preferibile utilizzare carte a memoria. Per applicazioni di sicurezza, secondo Partner Data, è bene orientarsi verso card a CPU. Qualunque sia la tipologia di smart card che si preferisce utilizzare, si tratta comunque sempre di strumenti di grandissimo valore in grado di portare vantaggi non soltanto alle aziende, ma anche ai clienti stessi.