Anno 2018
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Anitec-Assinform: in Italia, il mercato digitale continua a crescere
Dalle recenti rilevazioni di Anitec-Assinform, realizzate in collaborazione con NetConsulting cube, emerge un sostanziale rafforzamento per processo di digitalizzazione del nostro Paese.
Nel 2017, il mercato digitale italiano è cresciuto in misura pari al +2,3% (68.722 milioni di euro) e se ne prevede una ulteriore crescita per i prossimi anni: +2,6% per il 2018, +2,8% per il 2019 e +3,1% per il 2020. Nonostante il trend di segno positivo, secondo Anitec-Assinform, il gap digitale accumulato in passato obbliga a un passo ancora più sostenuto e orientato verso l’accelerazione delle politiche a sostegno dell’innovazione, per l’ammodernamento della Pubblica Amministrazione, l’inclusione digitale delle imprese di piccole dimensioni e dei territori, lo sviluppo diffuso delle competenze.
In particolare, a crescere non sono soltanto i contenuti e la pubblicità digitale (+7,7%), ma anche i servizi ICT (+4%), il software e le soluzioni (+5,9%), mentre i dispositivi, i sistemi e le infrastrutture immateriali mostrano una sostanziale tenuta malgrado una diminuzione costante dei prezzi unitari. Analizzando i diversi comparti per pesare le dinamiche relative alle componenti più innovative in assoluto (digital enabler), inoltre, si nota come il Cloud cresca del +23,3%, l’IoT del +17,4%, il mobile business del +11,9% e le soluzioni per la sicurezza del +10,8%.
Marco Gay, Presidente di Anitec-Assinform, ha così commentato: “I numeri confermano la ripresa degli investimenti digitali in Italia. Investire nel digitale è la risposta più efficace per consolidare la ripresa. È un modo concreto per affrontare in modo strutturale la sfida della competitività, innalzando la produttività del nostro Sistema Paese attraverso l’innovazione. I segnali sono buoni, ma bisogna dare a essi continuità, guardando al futuro e ai ritardi da recuperare, con una programmazione tempestiva, incoraggiando le spinte più innovative verso la piena adozione delle soluzioni digitali abilitanti”.