Anno 2018
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ABB lancia con The Economist la classifica globale per la robotica e l’intelligenza artificiale
ABB, multinazionale operante nell’innovazione tecnologica, insieme a The Economist, ha lanciato la classifica globale per la robotica e l’intelligenza artificiale, l’Automation Readiness Index.
Il rapporto, che ha analizzato e classificato 25 Paesi in base al rispettivo grado di preparazione nei confronti dell’automazione, ha rilevato che molti di essi hanno appena iniziato a cogliere le opportunità e le sfide poste dall’ intelligenza artificiale e dall’automazione basata sulla robotica. Inoltre, il report ha rilevato che “è necessario un maggiore coinvolgimento tra governi, industrie, specialisti dell’educazione e altri stakeholder affinché il processo decisionale possa tenere il passo con l’innovazione nell’automazione”. Il rapporto sottolinea che le aziende stanno rapidamente integrando l’intelligenza artificiale e la robotica avanzata nelle loro attività.
Dato che, nei prossimi anni, tale integrazione è destinata ad accelerare, il suo impatto sulle economie e sulla forza lavoro, oltre alla necessità di un approccio più concertato sull’istruzione e sulla formazione, diventerà ancora più evidente e più urgente. Oltre a Corea del Sud, Germania e Singapore, i Paesi che meglio si adattano a questa ondata di cambiamento sono gli altri membri dell’ARI presi in considerazione dal rapporto: si tratta di Giappone, Canada, Estonia, Francia, Regno Unito, USA e Australia. Attraverso il suo robot collaborativo YuMi e il portafoglio cross-industry di soluzioni digitali ABB AbilityTM diretti sia al monitoraggio che al controllo dei sistemi di automazione, ABB è impegnata ad assister i produttori a plasmare le fabbriche del futuro, dove le persone restano una parte vitale delle attività lavorando fianco a fianco con i robot.
Questo nuovo paradigma della collaborazione tra uomo e robot ha il potenziale per consentire alle persone di concentrare il proprio tempo e le proprie energie su un lavoro di valore superiore che richiede abilità umane e talento, in modo da lasciare ai robot compiti altamente ripetitivi, impegnativi o pericolosi. Inoltre, è probabile che tale attività umana includa la progettazione dei processi e delle operazioni che i robot devono eseguire, nonché il monitoraggio e la supervisione del lavoro automatizzato eseguito dalle macchine stesse.
Ulrich Spiesshofer, CEO di ABB, ha dichiarato: “Il rapporto mostra il modello di successo del futuro e dobbiamo trarre vantaggio da queste raccomandazioni. Il ritmo dell’innovazione e del cambiamento del mondo del lavoro, oggi, è così veloce che tutti devono avere accesso all’apprendimento permanente: aumentare il potenziale umano insieme alla tecnologia, in modo responsabile e fornendo un istruzione e una formazione continua, è un’opportunità per promuovere prosperità e crescita”.