IDC stima che la digital transformation è un business da 1.200 miliardi di dollari

Le ultime previsioni di spesa di IDC stimano che gli investimenti aziendali in tecnologie dirette alla trasformazione digitale supereranno, nel mondo, i 1.200 miliardi di dollari nel corso 2017 e cresceranno fino a superare i 2.000 miliardi nel 2020.

Secondo IDC (International Data Corporation), già quest’anno, oltre la metà della spesa in tecnologie per la digital transformation sarà destinata alla trasformazione dei modelli operativi: nello specifico, si tratta di interventi tecnologici rivolti a rendere più innovativi ed efficienti i processi aziendali, facendo leva su un ecosistema digitale di prodotti/servizi, asset, human resources e partner. La seconda e rilevante area di investimento che evidenzia IDC riguarderà, nel 2017, le tecnologie dirette alla trasformazione dell’esperienza utente: in questo caso, l’innovazione riguarderà le modalità tramite le quali i clienti, i partner, i dipendenti e gli oggetti stessi interagiranno sia tra loro e sia con i prodotti/servizi creati al fine di rispondere a una cospicua esigenze sempre più personalizzate.

Attualmente, IDC ha individuato tre tipologie di innovatori digitali, intese come modalità con cui le aziende stanno approcciando la digital transformation: i digital transformer, i technology optimizer e i technology disruptor.

I digital transformer sono aziende all’avanguardia nell’ambito della trasformazione digitale. Per esse, trasformazione digitale significa trasformare il business e, al tempo stesso, creare nuovi modelli di monetizzazione. In particolare, si tratta di una strategia che richiede tempo e ampie capacità gestionali, coinvolgendo la totalità dell’organizzazione e dei i processi aziendali.

All’opposto dei digital transformer ci sono i technology optimizer: per queste aziende, la digital transformation rappresenta un’occasione per modernizzare l’information technology e i processi di business, con un specifica attenzione rivolta sia alla razionalizzazione dei costi che all’automazione delle procedure. Di rapida attuazione, sposta l’accento più su un approccio di tipo tattico per rendere più efficiente l’esistente.

Infine, ci sono i technology disruptor, realtà aziendali per le quali digital transformation significa tecnologia in grado di aprire nuovi spazi di mercato e di crea nuove opportunità di crescita su larga scala. Più che di trasformazione digitale, queste aziende parlano di “Terza Piattaforma” e sono focalizzate sul come la tecnologia può effettivamente guidare il business piuttosto che sul come il business può essere trasformato dalla tecnologia. Come sottolineato da IDC, si tratta di un modello di rapida implementazione (spesso, tali aziende sono vere e proprie start-up) che garantisce una elevata competitività, ma, al tempo stesso, anche un altissimo rischio, dal momento che “non esistono paracaduti” o “Piani B”.