Anno 2017
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IDC: cresce l’interesse delle aziende italiane verso le tecnologie di cognitive computing
Una recente ricerca condotta da IDC (International Data Corporation) su un campione di imprese italiane e focalizzata sull’universo delle realtà con oltre 50 dipendenti evidenzia una nuova e marcata propensione all’utilizzo del cognitive computing come business tool.
In particolare, le principali evidenze che emergono dall’analisi di IDC sono tre: (1) più dell’80% delle imprese italiane con priorità legate al miglioramento dei processi sta pianificando il roll-out delle prime applicazioni basate su tecnologie cognitive a 12-24 mesi; (2) più del 75% delle imprese italiane con priorità legate al miglioramento incrementale di prodotti e di servizi sta prendendo in considerazione la possibilità di impiegare tecnologie cognitive; (3) più del 70% delle imprese che stanno attraversando processi di trasformazione dell’organizzazione o di sviluppo di nuovi prodotti/servizi sta già impiegando soluzioni e tecnologie di tipo cognitivo.
IDC stima che, entro il 2025, in tutto il mondo verranno generati dati per un volume pari a 180 zettabyte: si tratta di un universo digitale 20 volte più grande di quello misurato nel 2015 dalla stessa IDC. Nel report, viene sottolineato che il footprint dati del singolo individuo è in fase di crescita e continuerà ad aumentare in modo esponenziale non soltanto grazie a nuovi dispositivi personali, a nuovi ambienti intelligenti e a nuovi ruoli, ma anche a nuove regolamentazioni che promuovono una crescente democratizzazione del dato. A loro volta, le imprese stanno moltiplicando questi ecosistemi di dati per creare valore e aumentare l’efficienza, realizzando nuovi prodotti e servizi.
Di fatto, la digital transformation è diventata un vero e proprio orientamento strategico in numerose realtà aziendali, determinando un reale investimento non soltanto sul versante delle nuove tecnologie, ma anche verso il rinnovamento dei processi aziendali più consolidati. Tra queste nuove tecnologie, il cognitive computing promette di apportare miglioramenti che vanno oltre le mere esigenze di automazione dell’IT, andando profondamente a impattare sulle fasi di discovery e analisi dei dati, sui processi decisionali e, di conseguenza, sul business aziendale.