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Technoretail - Davide Steffanini, Country Manager Italy di Visa: la carta di credito virtualizzata sullo smartphone
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Anno 2017

Davide Steffanini, Country Manager Italy di Visa: la carta di credito virtualizzata sullo smartphone

Gli strumenti di pagamento elettronici vivono un’intesa fase votata all’innovazione: la sfida prioritaria consiste nello sviluppare soluzioni sempre più semplici, funzionali, sicure e capaci di valorizzare la shopping experience dei consumatori, puntando anche sul dilagante utilizzo dei dispositivi di telefonia mobile. Ne parliamo con Davide Steffanini, Managing Director Italy di Visa.

Come Visa, intendete sviluppare soluzioni di pagamento tramite smartphone. Perché? 

La realtà del mercato italiano vede i consumatori particolarmente propensi all’utilizzo del telefono cellulare e il traffico generato dai nostri connazionali è mediamente superiore a molti Paesi europei. La nostra analisi ci dice che l’Italia, come propensione all’uso dello smartphone, è tra i primi 10 Paesi al mondo.

Eppure siamo ancora indietro per quanto riguarda l’uso della carta di credito…

Da una parte, abbiamo una propensione che evidenzia una costante interazione con questo strumento. In generale, l’utilizzo degli strumenti di pagamento è mediamente inferiore alla media europea e a quella mondiale, ma siamo convinti che la modalità di pagamento tramite il ricorso al dispositivo mobile possa rappresentare un canale ancora più incentivante per i pagamenti. L'abbiamo capito non solo noi di Visa, ma anche i clienti con cui lavoriamo, cioè le banche che, da un anno a questa parte, stanno investendo per realizzare soluzioni che virtualizzino la carta in questo dispositivo.

Qual è il passo decisivo per utilizzare la carta di credito tramite lo smartphone?

Quando progettiamo di virtualizzare la carta di credito in un dispositivo mobile, occorre fare in modo che la carta stessa sia inseribile in questo strumento in modo sicuro: il consumatore deve poter percepire che la sicurezza e l'affidabilità siano la stesse di quando si utilizza la carta di credito a se stante. La sicurezza, quindi, è al primo posto. Poi, c’è un secondo aspetto da considerare: la consumer experience deve essere ottimale, nel senso che quando si integrano le due cose, ossia sicurezza e consumer experience, lo strumento deve essere utilizzabile ovunque, in qualunque momento, sia presso canali fisici sia in modalità online.

Limiti di spesa per i piccoli importi?

Non c'è limite di spesa come utilizzo per il micropagamento. Consideri che per determinate tecnologie come il contactless e i pagamenti mobile, sotto i 25 euro abbiamo deciso di migliorare la consumer experience, per esempio, non chiedendo la firma o il pin dell’utilizzatore ed evitando la stampa dello scontrino, quindi, rendendo la transazione più rapida e comoda.

Altre novità?

Porteremo sul mercato la virtualizzazione delle informazioni riferite alla carta di pagamento su potenzialmente ogni dispositivo che è coinvolto in processo di acquisto (la tv che compra il film, per esempio). Stiamo vivendo un momento clou: quest’anno, infatti, vedremo sul mercato progetti finali che porteranno a utilizzare il cellulare per una user experience efficace e consistente. È il caso, a titolo di esempio, delle APP XPay, che saranno sul mercato nella seconda metà dell'anno. Il funzionamento di app XPay prevede la gestione della trasposizione della carta in un ambito sicuro e non esposto a rischi di alcun genere. Occorre mettere queste soluzioni in tasca a tutti: nostro obiettivo è virtualizzare una carta in uno smartphone di qualsiasi tipo, in modo che funzioni ovunque, in Italia e nel resto del mondo. È il valore fondamentale dello schema Visa.

Come funzionerà? Occorrerà scaricare un'APP e seguire una procedura?

Tutto parte da un processo di registrazione: esiste un’apposita APP, viene scaricata, l’utente l’apre, carica la carta e questa informazione andrà alla banca e, quindi, sarà operativa. L’utente non deve cambiare né il telefono cellulare, né la sim e né operatore telefonico

Secondo lei, considerata la refrattarietà degli italiani a utilizzare la carta di credito, perché l’utente italiano dovrebbe ricorrere a questo nuovo strumento?

In generale, tutto ciò che riguarda gli strumenti tecnologici di pagamento è destinato a migliorare e a svilupparsi anche per il ricambio generazionale. L'ambizione di questo nuovo strumento è rendere, per esempio, più comodo acquistare un giornale all’edicola senza cercare le monete che si hanno in tasca. La comodità e la semplicità ne rappresenteranno il valore aggiunto e l’incentivo all’utilizzo.

       
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