Anno 2017
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Collaborazione tra Eataly e Microsoft per un innovativo progetto di digital transformation
Si è tenuto ieri, a Milano, il “Digital Difference in Retail”, evento organizzato da Microsoft per discutere sulla competitività del mondo retail ed esplorare sia i trend del settore che le nuove prospettive della shopping experience.
In occasione dell’incontro, Microsoft ed Eataly hanno presentato un nuovo progetto di digital transformation che vede il brand dell’enogastronomia italiana fare leva sul Cloud Computing di Microsoft a supporto della propria crescita a livello internazionale. In particolare, dalla nuova ricerca di Retail Institute presentata in occasione dell’evento, emerge che il comparto è già pronto per cogliere le opportunità dei nuovi trend tecnologici e le aziende italiane del retail evidenziano un atteggiamento positivo verso la trasformazione digitale: nello specifico, l’82% ha già in corso progetti di digital transformation e il 9% non ancora, ma sta comunque pianificando di attivare un processo rivolto all’innovazione nel prossimo futuro. Sono l’evoluzione della domanda di mercato (63%) e la consapevolezza dell’insufficiente connessione di team e processi (50%) a guidare tale trasformazione.
Si tratta di due driver strettamente correlati, dal momento che la necessità di restare in contatto con una clientela sempre più volubile nei comportamenti rende utile la creazione di connessioni poco invasive e, soprattutto, flessibili. Per di più, i vecchi approcci di marketing si rivelano inefficaci (38%) ed emerge una maggiore pressione competitiva (38%), altre due ragioni per cui, spesso, i retailer intraprendono progetti di innovazione. In linea generale, la trasformazione digitale viene vista come uno strumento per ridurre le distanze tra i team interni e le realtà esterne di mercato. Infine, i retailer italiani ritengono che i principali valori aggiunti consistano nella produttività (67%), nella migliore esperienza dei clienti (58%), nel maggior coinvolgimento dei clienti (57%), nella maggiore comprensione e previsione del mercato (48%) e nell’innovazione di prodotto e di servizio (47%).
Quindi, ai primi posti nella classifica dei vantaggi, coesistono produttività e relazioni con la clientela, mentre la riduzione dei costi viene considerata un vantaggio concreto soltanto da una minoranza (21%).