Chi sono gli italiani che comprano on line identificati da Regali.it

È Regali.it a sottolineare che, secondo un’indagine recente sul commercio elettronico in Europa, nel corso del 2016, si è registrato un giro d’affari quasi di 510 miliardi di euro, con più di 1 utente europeo su 2 (57%) che ha effettuato almeno un acquisto on line.

Eppure, soltanto il 16% delle PMI vende on line e addirittura meno della metà di esse (7,5%) vende on line oltre i confini nazionali. Per quanto riguarda il nostro Paese, emerge un buon risultato rispetto agli anni precedenti, con un fatturato di quasi 32 miliardi di euro e una crescita complessiva pari al +10%. Quindi, come provocatoriamente domandato da Regali.it, molti e-buyer e pochi e-store?

Daniele Barbarossa, Content Manager Italia presso Regali.it, ha affermato, commentando i dati di scenario: “L’offerta on line è indubbiamente sufficiente a far fronte alle richieste dei compratori on line, ma, di certo, è necessario riflettere su questo 16%, così come sul fatto che frequentemente si scelga di operare solo su mercati nazionali. Regali.it opera in molti Paesi europei (Italia, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Svezia, Polonia, Norvegia, Danimarca, Finlandia e Belgio) e, nell’ultimo anno, abbiamo notato una crescente fiducia nell’e-commerce in tutti i Paesi, con Germania e Francia in primis”.

Poi, Barbarossa ha aggiunto: “Per quanto riguarda l’Italia, nell’ultimo anno, abbiamo registrato un aumento del numero di acquisti per ogni utente, con una media di 6 all’anno pro capite e picchi di 23. I nostri e-buyers sono principalmente donne (74%), giovani (circa il 60% ha tra i 18 e i 34 anni) e vivono in grandi città (Milano 16,46%; Roma 16,25%). La scelta di fare acquisti on line non dipende, quindi, da una scarsa offerta da parte dei negozi fisici, che di certo non mancano nelle grandi città, ma dalla possibilità di poter scegliere tra prodotti particolari e originali, sbirciando anche le vetrine virtuali oltre i confini nazionali. Infatti, sebbene si tratti di mercati differenti tra loro per volumi e dinamiche, abbiamo riscontrato come moltissimi prodotti riscuotano grande successo in diverse nazioni a riprova che in questi casi i confini geografici non hanno importanza”.