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Ritter Sport accelera per un cioccolato a emissioni zero
Alfred Ritter GmbH & Co. KG, produttrice delle iconiche tavolette quadrate di cioccolato Ritter Sport, lavora a un ambizioso progetto: limitare l’utilizzo di combustibili fossili per raggiungere una maggiore autonomia e autosufficienza a livello energetico. Entro la fine del 2023, infatti, più della metà del fabbisogno elettrico dell’azienda sarà coperto da energia autoprodotta da fonti rinnovabili.
Alla fine del 2022, infatti, Ritter Sport ha aderito alla Science Based Targets Initiative assumendosi il compito di ridurre le emissioni dirette della catena del valore del 42% entro il 2030, impegnandosi nell’obiettivo delle Nazioni Unite di limitare la crescita della temperatura media globale a 1,5° C.
L’azienda a conduzione familiare ha intrapreso la strada della neutralità climatica più di 20 anni fa, riducendo le emissioni di gas serra con attività mirate a lungo termine: dal 2002, Ritter Sport approvvigiona unicamente energia verde. La sede produttiva di Waldenbuch è dotata di un impianto fotovoltaico di cogenerazione in cui l’energia solare viene convertita in energia elettrica dai circa 1.000 pannelli fotovoltaici e, all’inizio del 2023, ha elettrificato la sua logistica interna tra magazzino, sito di produzione e centro logistico e ora impiega camion alimentati dall’elettricità prodotta dall’impianto fotovoltaico posizionato nell’edificio che ospita il magazzino.
In questi mesi entrerà poi in funzione la turbina eolica della società a Münchberg, in Baviera, mentre una seconda è attualmente in costruzione: entrambi gli impianti avranno così una potenza totale di circa 5,5 megawatt.
Ritter Sport è un’azienda climaticamente neutra dal 2020. Lavora per raggiungere la piena neutralità climatica dell’intera filiera e prevenire le emissioni piuttosto che compensarle in seguito. Entro il 2025, in conformità con il Greenhouse Gas Protocol e in collaborazione con i fornitori di materie prime, anche le emissioni sulle quali Ritter Sport per ora non ha alcuna influenza (Scope 3 non influenzabile) saranno rese completamente neutre dal punto di vista climatico.
“Il processo produttivo del cioccolato prevede una serie di fasi che richiedono molta energia – sottolinea Asmus Wolff, managing director supply chain di Ritter Sport – il fabbisogno energetico annuale della sede tedesca è di circa 60 gigawattora. Stiamo lavorando per velocizzare la nostra indipendenza dai combustibili fossili”.