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Technoretail - GS1 misura la logistica green di Crai, Parmalat e Procter & Gamble

Technoretail - GS1 misura la logistica green di Crai, Parmalat e Procter & Gamble
I risultati ottenuti sono stati misurati con Ecologistico2, il web tool di GS1 Italy
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Refrigerazione e Innovazione

GS1 misura la logistica green di Crai, Parmalat e Procter & Gamble

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Crai, Parmalat e Procter & Gamble hanno deciso di mettere a disposizione di tutta la business community i progetti di miglioramento della sostenibilità della loro logistica e di condividere i risultati ottenuti, identificati e misurati grazie a Ecologistico2, il web tool sviluppato da GS1 Italy per simulare l’impatto climatico della logistica e individuare le azioni per migliorarlo.

Nel 2017 Crai ha avviato un progetto per ridisegnare il network distributivo dei prodotti surgelati a marchio privato, un percorso che l’ha portata a centralizzare i flussi in entrata in un unico hub logistico dedicato, da cui passare poi a consegnare gli ordini ai singoli centri di distribuzione (Cedi) Crai con spedizioni multi-prodotto e multi-fornitore. In questo modo l’insegna ha centrato un duplice obiettivo: ottimizzare i flussi (30 dai fornitori all’hub e 8 dall’hub ai Cedi) e la saturazione dei mezzi di trasporto, riducendone i chilometri percorsi anche a fronte della crescita dei volumi (circa 1,1 milioni di colli). Nell’arco di un anno i viaggi sono più che dimezzati (da oltre 5mila a circa 2mila) e l’incidenza dei viaggi a carico completo (Ftl) è salita al 30%, contro il 5% precedente. In questo modo, grazie a Ecologistico2, Crai ha calcolato di aver ottenuto una riduzione superiore al 13% delle emissioni di CO2e, per un totale di oltre 67 tonnellate risparmiate.

Anche Parmalat, in seguito alla cessione nel 2021 del ramo d’azienda relativo agli yogurt, ha ridisegnato il suo network distributivo modificando le frequenze di approvvigionamento. Anziché continuare a trasportare i prodotti dal sito produttivo di Collecchio ai sei depositi aziendali distribuiti sul territorio nazionale, l’azienda ha concentrato la distribuzione degli yogurt in un’area di stock all’interno di due stabilimenti produttivi esistenti e da lì li ha consegnati nei depositi locali utilizzando le tratte esistenti del suo network logistico dedicato ai freschissimi. I risultati, misurati grazie a Ecologistico2, sono stati l’aumento della saturazione dei mezzi (+20% nel percorso da Collecchio ai due stabilimenti e +10% nel network freschissimi), la diminuzione del 13% dei viaggi e del 31% della percorrenza annua, con un risparmio di quasi 275mila km, e una riduzione del 27% delle emissioni di CO2e WtW (Well to Wheel).

Procter & Gamble Italia ha avviato un progetto di logistica collaborativa con Ferrarelle Società Benefit, finalizzato a condividere il trasporto a pieno carico dei mezzi logistici per ridurne i viaggi a vuoto. Coniugando, da un lato, la necessità di P&G di consegnare i propri prodotti ai clienti in Campania vicini allo stabilimento Ferrarelle di Riardo e, dall’altro, quella di Ferrarelle di consegnare ai clienti laziali prossimi all’hub P&G di Pomezia, le due aziende hanno progettato un round trip tra i rispettivi stabilimenti, attivando un vettore stradale condiviso. Con risultati significativi: Ecologistico2 ha calcolato che i chilometri percorsi a vuoto sono stati solo il 6% (contro il 17% della media presente in letteratura) e che le emissioni di CO2e sono state ridotte di oltre il 5% (evitando 7 tonnellate di CO2 equivalenti), con un risparmio di 9.500 km su base annua. Il tutto lasciando invariati i livelli di servizio al cliente, in linea con le esigenze di business.

       
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