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Confrontati da Cushman & Wakefield i mercati dei data center globali
Stando al recente report “Data Center Market Comparison” realizzato da Cushman & Wakefield, nel corso dell’ultimo decennio, sui data center sono stati investiti 100 miliardi di dollari, diventando, nell’ambito della digital transformation, dei veri e propri pilastri dell’economia dell’informazione.
Tale ingente afflusso di capitale è avvenuto simultaneamente a un cambiamento tecnico ugualmente significativo, nel momento in cui le imprese hanno deciso di decentralizzare i carichi di lavoro, prima, verso strutture di colocation e, più recentemente, verso un mix di colocation e cloud, sia pubblici che privati.
Questo importante cambiamento ha spinto i più importanti provider di piattaforme cloud (Amazon, Google e Microsoft) a diventare i protagonisti più influenti in numerosi mercati, modificando le dimensioni dei data center. Si tratta di un cambiamento epocale: infatti, il data center da 10 megawatt (MW) che, 10 anni, era considerato praticamente gigantesco, oggi, risulta poca cosa rispetto ai contratti di energia da 30 MW e oltre sottoscritti con sempre maggiore frequenza, con opzioni fino a 80 MW.
Il report di Cushman & Wakefield ha valutato 1.162 data center in 38 mercati globali sulla base di 12 criteri ponderati. I 10 mercati principali si confermano Nord Virginia, Silicon Valley, Dallas, Chicago, New York/New Jersey, Singapore, Amsterdam, Los Angeles, Seattle e Londra. Tuttavia, anche mercati emergenti come Atlanta, Denver, Dublino, Las Vegas, Phoenix, Portland, Salt Lake City, Sydney e Vancouver, oggi, offrono importanti alternative.
Benché i primi tre mercati classificati abbiano ottenuto punteggi considerevolmente superiori rispetto alla quarta posizione, gli altri 12 mercati sono separati da un differenza che si attesta al di sotto del 10%: tale ravvicinato posizionamento indica uno spostamento verso aree chiave secondarie che stanno velocemente diventando mercati di primo livello in tutto il mondo.
Alessandro Mancini, Responsabile del Data Center Advisory Group di Cushman & Wakefield in Italia, sottolinea: “La velocità con cui il settore sta cambiando rende la creazione di una strategia per i data center un compito complesso e che intimorisce. Le aziende devono stabilire che cosa fare delle proprie strutture interne, quali carichi di lavoro trasferire nel cloud e come implementare una strategia IT ibrida. Gli sviluppatori e operatori richiedono solida connettività in fibra e accesso all’energia, oltre a una conoscenza approfondita del processo autorizzativo e di tutti i fattori di rischio. È altrettanto importante per gli investitori poter inoltre valutare la potenziale capacità a lungo termine di un data center di mantenere il proprio valore e la facilità con cui può essere aggiornato”.