Anno 2019
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Nel 2020, nuove sfide per la Digital Transformation italiana
Il 2019 va in archivio, certamente, registrando indubbi progressi sul versante della digitalizzazione del Sistema Italia, ma, allo stesso tempo, evidenziando anche la necessità di procedere con maggiore incisività verso la Digital Transformation a supporto sia dei processi aziendali che dei cittadini e consumatori.
Le aziende operanti nei diversi comparti, dal retail al manifatturiero e fino a quello dei servizi, si sono impegnate nell’implementazione di soluzioni digitali in grado di innalzare il livello di performance e, in certi casi, ricorrendo anche a tecnologie particolarmente innovative quali la Blockchain, l’Artificial Intelligence e il Machine Learning.
Nonostante ciò, è innegabile che tale corsa (e rincorsa) verso le più avanzate tecnologie digitali non ha coinvolto, occorre riconoscerlo, né la totalità e né la maggioranza degli operatori economici del nostro Paese.
I recenti dati diffusi dagli Osservatori Digital Transformation Academy e Startup Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano parlano chiaro: le PMI stentano ancora ad avviarsi lungo il percorso digitale, tanto che appena appena il 28% di esse adotta pratiche di innovazione aperta.
Inoltre, da quanto riportato dall’Osservatorio Agenda Digitale della School of Management del Politecnico di Milano, si evince che il Sistema Italia, comprendente anche la Pubblica Amministrazione, pur evidenziando qualche interessante e significativo progresso, continua a procedere ancora a rilento verso la Digital Innovation.
A lanciare un ulteriore segnale di allarme sono i dati riportati dall’Assirm Innovation Index: in Italia, risulta urgente superare il gap nell’innovazione, dal momento che persistono carenze di tipo endemico, consistenti in investimenti ancora insufficienti nell’ambito delle nuove tecnologie, delle strategie di marketing e di promozione commerciale, oltre che in mancanze formative e gestionali a supporto delle risorse umane.
Ma, oltre ai dati generali di scenario, non possiamo omettere il fatto che, non così frequentemente, ma nemmeno così raramente, emergono gap nell’ambito dei servizi logistici collegati alle vendite on line e tutti noi sappiamo bene quanto sia crescente l’importanza dell’e-commerce.
Un esempio eloquente ci è stato segnalato da un attento collega, da tempo, esperto consumatore digitale: “Ordine effettuato su XXXX il 12 Dicembre, consegnato da Roma a Milano il 14 Dicembre e non ancora pervenuto nel più recente giorno utile, cioè il 20 Dicembre, tramite il corriere XXXX a Milano. Pagati euro 57,20 di cui 8,20 per gestione e consegna”.
Verrebbe da dire: “Ma stiamo scherzando?”. È ovvio che, in molte altre situazioni, ciò non si è verificato, ma è innegabile che, in questo caso, si è in presenza di un modo non idoneo di gestire il servizio al cliente. È anche partendo da casi come questo che viene da pensare, una volta di più, che occorre fare di più e meglio, investendo nella giusta tecnologia e utilizzarla in modo efficiente.
Detto questo, va comunque sottolineato che, nel nostro Paese, il progresso tecnologico rivolto alla Digital Transformation è in atto e, non di rado, produce delle vere e proprie eccellenze, provenienti anche dal variegato e motivato mondo delle start-up.
Procedere più spediti, avanzare sul terreno dell’innovazione e della valorizzazione delle indubbie professionalità emergenti: è questo il nostro invito che rivolgiamo a tutti, ovviamente, insieme ai nostri migliori e sinceri Auguri di Buon Anno Nuovo.
Marco Mancinelli