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Anno 2017

Alberto Corradini di Checkpoint Systems: in tema di RFID, svolta 4.0 possibile con gli incentivi governativi

Alberto Corradini, Country Manager Italy di Checkpoint Systems, illustra le opportunità offerte, nell’ambito del retail, dall’entrata nell’era 4.0: applicazioni, funzionalità e incentivi del Ministero dello Sviluppo Economico.

A che punto siamo con la rivoluzione digitale?

“La rivoluzione digitale è ormai una realtà. Dal settore produttivo e industriale, fino ad arrivare a quello dei servizi, la digitalizzazione ha travolto e stravolto diversi aspetti tradizionali a cui eravamo abituati, ampliando le offerte e la loro fruizione, ricontestualizzando la customer experience, mettendo profondamente in discussione il nostro settore industriale e produttivo. Oggi, infatti, innovare e digitalizzare è una priorità assoluta per approdare nell’era 4.0 e, quindi per non perdere opportunità di crescita e competitività”.

Opportunità in essere nello scenario italiano?

“In questo contesto, il Ministero dello Sviluppo Economico ha varato il Piano Nazionale Industria 4.0 per sostenere e potenziare la politica industriale del nostro Paese, agevolando, di fatto, gli investimenti in tecnologia e digitalizzazione con super e iperammortamenti in percentuali che vanno, rispettivamente, dal 140% (investimenti in beni materiali strumentali nuovi) al 250% (cifra riservata invece ai beni materiali e ai sistemi per questo nuovo concetto di industria). Il Piano Nazionale punta, infatti, a sostenere e modernizzare il tessuto imprenditoriale, diffondendo la conoscenza riguardo i vantaggi derivanti da questi investimenti, individuando il livello di maturità digitale delle aziende ed evidenziando le relative aree di miglioramento; in questo modo, infatti, è possibile sostenere lo sviluppo e la diffusione delle competenze relative alle tecnologie 4.0, facilitare gli scambi tra le imprese e le strutture di supporto per la digital transformation e il trasferimento tecnologico e stimolare la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale”.

Per quanto riguarda l’ambito del retail?

“Tra i beni inclusi nel Piano Nazionale e interessati, quindi, da super e in particolare l’iperammortamento, figurano anche le tecnologie RFID, Radio Frequency Identification, in qualità di sistemi intelligenti e connessi per la marcatura e la tracciabilità dei lotti produttivi e/o dei singoli prodotti, di cui Checkpoint Systems è fornitore leader a livello mondiale. Si tratta, infatti, di una tecnologia chiave, che si inserisce a pieno titolo nel contesto di questa rivoluzione come espressione dell’Internet of Things”.

In questo ambito, il tag RFID svolge un ruolo rilevante anche sul versante della supply chain.

“Il tag RFID funziona, infatti, attraverso un chip e un’antenna che comunicano in radiofrequenza, attivando uno scambio di dati: per questo motivo, è quindi in grado di leggere codici e fornire informazioni, custodite in un database elettronico, il quale non può essere nemmeno falsificato, perché provvisto di un codice seriale identificativo unico. Tutto questo cambia in modo radicale il flusso e la quantità dei dati che vengono trattati grazie alla tecnologia e all’informatica, con benefici che interessano tutte le fasi, dalla supply chain, alla produzione, al time to shelf e per i settori più diversi, dall’industria all’alta moda, sostenendo, inoltre, la lotta anticontraffazione”.

In tema di ricerca e innovazione applicate al mondo del retail, qualche esempio di particolare attinenza?

“Investire in ricerca e sviluppo e innovare, oggi, deve rappresentare una priorità per le aziende italiane, di qualsiasi  settore. A questo proposito, l’introduzione di uno strumento come l’RFID può migliorare la gestione del business a 360 gradi, con risultati essenziali anche in termini di ROI. Se, infatti, considerando le logiche di produzione e gestione, il tag aumenta la tracciabilità e la protezione delle diverse componenti e dei prodotti, velocizzando e aumentando la precisione di questi processi, anche lato cliente i benefici non sono trascurabili. Nel mondo del retail, per esempio, è grazie alla tecnologia RFID che è possibile monitorare in modo capillare e in tempo reale gli stock, evitando lo spreco ma anche le vendite perse a causa di prodotti non più disponibili in inventario”.

E sul versante dell’esperienza di acquisto del consumatore?

“In termini di customer experience, sarà possibile offrire al cliente una vera e propria esperienza d’acquisto, strutturata e organizzata secondo le sue effettive necessità e con una strategia di tipo multicanale, in linea con quella attuata anche lato marketing e che rispecchi le attuali abitudini di acquisto dei consumatori. A vincere la sfida del futuro, quindi, saranno i retailer in grado di sfruttare il più possibile la tecnologia per rispondere al meglio alle necessità interne e dei propri clienti”.

       
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