Technoretail - Logicor: dal magazzino allo store, le nuove frontiere della cold chain
Nel magazzino di Mozzecane è stato installato un impianto fotovoltaico da 1,8 MW dedicato alla cella fredda
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Logicor: dal magazzino allo store, le nuove frontiere della cold chain

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Nel settore food, la catena del freddo costituisce un fattore critico per garantire qualità, sicurezza e continuità operativa lungo tutta la supply chain. Dalla produzione fino al punto vendita, la gestione delle temperature richiede infrastrutture sempre più evolute e soluzioni tecnologiche in grado di assicurare controllo, tracciabilità ed efficienza energetica. Ne parliamo con Fabio Bosoni, director technical management di Logicor Italia, tra i principali proprietari, gestori e sviluppatori di immobili logistici in Europa, con un portafoglio in Italia di 2,2 milioni di mq di magazzini in gestione.

 

La catena del freddo è diventata un fattore strategico per il retail moderno: come sta evolvendo la domanda di immobili logistici refrigerati?

La catena del freddo rappresenta oggi una leva competitiva fondamentale nella supply chain globale. Il mercato mondiale della catena del freddo alimentare ha raggiunto i 70,6 miliardi di dollari nel 2025 e continua a crescere, trainato da normative sempre più severe, dalla crescita del consumo di alimenti pronti e dall’espansione dell’e-grocery. In questo contesto, i retailer non cercano più semplici celle frigorifere, ma soluzioni immobiliari complete e flessibili, quali magazzini in grado di garantire diverse temperature controllate o che permettano di modificarle sulla base delle esigenze operative del conduttore – dal freddo (+4 °C) al surgelato (-24 °C) – con la possibilità di combinare aree a secco e aree refrigerate nello stesso complesso logistico. Nel nostro portafoglio italiano troviamo esempi come il Massalengo Logistics Park (provincia di Lodi), che offre 13.500 mq con 5.100 mq a secco, una cella cold (-4/1 °C) di 4.100 mq e una freezer (-24 °C) di 3.500 mq. Un altro riferimento è il magazzino cold storage di Mozzecane (Verona), con 8.400 mq totali suddivisi tra area secca (4.600 mq), cella cold (+4 °C) da 2mila mq e freezer da 1.700 mq.

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Quali sono le principali tecnologie utilizzate nei vostri magazzini per garantire continuità, precisione e monitoraggio della temperatura? E quali innovazioni stanno emergendo?

La precisione e la continuità della catena del freddo richiedono un approccio multistrato che combina tecnologie consolidate con innovazioni emergenti. Nei nostri magazzini, il building management system (Bms) rappresenta il cuore pulsante del controllo grazie a un monitoraggio costante dei consumi energetici che garantisce l’efficienza degli impianti segnalando eventuali sprechi. Per garantire il monitoraggio costante della temperatura, i nostri edifici sono dotati di sistemi avanzati di controllo modulare in base alle condizioni climatiche. L’automazione e i sensori di rilevamento in tempo reale permettono di tracciare la temperatura in ogni zona del magazzino, comunicando eventuali anomalie al team di gestione. Le innovazioni emergenti nel settore includono sistemi di tracciamento IoT per monitorare singoli prodotti lungo la catena, tecnologie di cold chain transparency che offrono visibilità end-to-end, e sistemi di controllo predittivo che utilizzano l’AI per anticipare fluttuazioni e intervenire preventivamente. Inoltre, stiamo osservando un crescente utilizzo di sistemi di refrigerazione ecologici con refrigeranti a basso impatto ambientale.

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L’efficienza energetica è una delle principali sfide del freddo. Come intervenite per migliorare le performance e ridurre consumi e costi operativi?

La refrigerazione è uno dei consumi energetici più elevati nella logistica, ma rappresenta anche il campo dove gli interventi di efficienza generano i ritorni più significativi. Si tratta di un pilastro della nostra strategia di sostenibilità “Acting Responsibly”, che prevede, tra i vari obiettivi, la riduzione delle emissioni di carbonio del 36% entro il 2030 (nel 2024 abbiamo raggiunto il 34%), un impegno approvato dalla Science Based Targets Initiative (Sbti). A livello impiantistico investiamo in sistemi Hvac di ultima generazione, con recupero del calore e ventilazione intelligente, mentre per l’involucro dell’edificio utilizziamo soluzioni a bassa trasmittanza termica realizzate attraverso energy modeling accurato, minimizzando le dispersioni e riducendo il carico sul sistema di refrigerazione. L’illuminazione a Led rappresenta un’altra leva importante e nel 2024 abbiamo installato impianti di ultima generazione su circa 800mila mq di superficie (+100mila mq rispetto al 2023). L’energia solare rappresenta il cuore della nostra strategia di efficientamento energetico e nel 2024 abbiamo aumentato la nostra capacità solare da 43 MWp a 95 MWp in tutto il portafoglio europeo. Nel magazzino di Mozzecane, in particolare, è stato installato un impianto fotovoltaico da 1,8 MW dedicato esclusivamente alla cella fredda. Questi interventi non solo riducono l’impronta di carbonio, ma assicurano ai clienti costi operativi inferiori nel lungo periodo, aumentando la competitività del loro business, con la garanzia di una gestione della cold chain sicura, efficiente e sostenibile.

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Guardando ai prossimi anni, quali sono le leve su cui i player logistici dovranno investire per garantire una catena del freddo affidabile, sostenibile e adatta alle esigenze di un retail sempre più omnicanale?

La catena del freddo del futuro sarà definita sempre più da chi saprà combinare qualità infrastrutturale, innovazione tecnologica e responsabilità ambientale. La sostenibilità già rappresenta una leva strategica imprescindibile: i clienti, per essere aderenti alle normative sempre più stringenti, richiedono una catena del freddo a basso impatto ambientale. Questo significa progettare impianti frigoriferi efficienti sin dalla radice, scegliere refrigeranti ecologici e integrare energie rinnovabili nel Dna dell’infrastruttura.

Un’altra leva fondamentale è la flessibilità operativa. Il retail omnichannel richiede magazzini capaci di gestire contemporaneamente ordini per la grande distribuzione, il grocery online e il food delivery, chiedendo la possibilità di modificare le proprie esigenze di temperatura nel tempo. Per questo i magazzini con architetture modulari rappresentano la soluzione vincente, con aree dry, celle cold e freezer integrati nello stesso complesso, con possibilità di riconfigurare gli spazi al variare delle esigenze dei clienti. Già oggi noi offriamo questa flessibilità anche attraverso progetti built-to-suit personalizzati.

Non meno importante l’ammodernamento tecnologico. Per soddisfare le esigenze di aziende sempre più attente alla qualità i player logistici devono investire in soluzioni di monitoraggio IoT avanzato, tracciabilità real-time e sistemi di controllo predittivo, integrando queste tecnologie in magazzini pensati per la loro implementazione.