Technoretail - Le aziende di last mile delivery puntano sull'innovazione per migliorare la customer experience
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Le aziende di last mile delivery puntano sull'innovazione per migliorare la customer experience

L’impatto del Covid-19 sta spingendo le aziende di last mile delivery europee verso una maggiore innovazione, investendo sempre più risorse in nuovi servizi, quali il pick up drop off, e funzionalità che consentono di effettuare modifiche alle consegne in tempo reale. Oltre a puntare in modo particolare sulla realtà aumentata sia oggi che in futuro. Di contro, solo una minima parte delle aziende di servizi postali e logistici nordamericane dà la priorità a nuove offerte e si concentra maggiormente sulla soddisfazione della domanda attuale.



È quanto risulta da una nuova ricerca condotta in Europa e Nord America rispettivamente da ITTS e VDC Research per Scandit, basata su interviste a 118 tra i maggiori fornitori di servizi postali e logistici a livello globale.

Più in particolare, la ricerca evidenzia che esistono diverse sfide e priorità di investimento in tutta Europa. Per esempio, le aziende dell’Europa orientale e dei Paesi nordici sono quelle più concentrate sull’aggiunta di nuove app e funzionalità (43,8%), e sulla tecnologia che supporta nuovi servizi (18,8%). Una tendenza perfettamente in linea con una delle loro sfide locali più citate, ossia la necessità di fornire nuovi servizi ai clienti (33%) e migliorare l’esperienza del cliente.

L’Europa occidentale, compresa la Gran Bretagna, sembra invece più cauta ed equilibrata nei suoi piani di investimento tecnologico puntando maggiormente sul perfezionamento delle app di delivery (37%) e sull’offerta di nuovi servizi (18,5%) o processi contactless (25,9%). Anche se, tuttavia, appare significativamente più aperta dei suoi pari dei Paesi dell’Europa meridionale in fatto di implementazione di nuove funzionalità e servizi: ad esempio, il 18,5% prevede di investire in nuove app e funzionalità in Europa occidentale, rispetto ad appena il 5% in Europa meridionale.

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Più di tre quarti delle aziende a livello globale crede che l’AR sia un’importante tecnologia del last mile, con oltre un terzo (34%) degli intervistati che dichiara che è prioritaria tra i loro investimenti. Le aziende che utilizzano smartphone sono le più propense a riconoscere l’importanza dell’AR, con l’85,8% che crede che sia importante, e con il 42,9% che crede che sia importante investirci ora.

Oltre ad essere più aperte nei confronti dell’innovazione, la metà delle aziende che sta utilizzando gli smartphone nel last mile delivery sta anche sfruttando una strategia BYOD. Tra gli intervistati europei, il più grande driver è la riduzione dei costi (57,1%), e la sostituzione dell’hardware obsoleto (42%). E non a caso, la quasi totalità degli utenti di dispositivi dedicati nell’Europa dell’Est e nei Paesi nordici ha dichiarato a tal proposito che ha o sta pensando di passare agli smartphone.

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Pat Nolan, Senior Research Analyst di VDC Research ha detto: “La realtà aumentata è un elemento chiave per ottenere prestazioni più competitive e una maggiore differenziazione nel last mile delivery, con oltre il 34% degli intervistati a livello globale che dichiara che è nella propria lista di investimenti tecnologici attualmente in considerazione. Una soluzione AR per il last mile delivery può aiutare un autista, per esempio, a identificare rapidamente un pacco specifico in un furgone pieno di pacchi, o vedere le istruzioni di consegna in tempo reale. Questi casi d’uso dell’AR mostrano come questa tecnologia sia in grado di ridurre parte dello stress che grava sulle spalle dei lavoratori che operano sul campo e di rendere le operation complessivamente più efficienti”.

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Samuel Mueller, CEO and Co-founder di Scandit ha dichiarato: “Se da un lato la Covid-19 e i problemi della supplychain in tutta Europa hanno creato nuove sfide per il last mile delivery, hanno anche accelerato l’adozione di soluzioni che erano da tempo in cantiere; per esempio, una maggiore dipendenza dall’uso degli smartphone e dal BYOD. Ciò che è particolarmente interessante, tuttavia, sono le diverse priorità in Europa, ma è positivo vedere che queste vengono riconosciute e che vengono fatti investimenti di conseguenza. Significa che le aziende di servizi postali e logistici vedono chiaramente l’impatto che i problemi del last mile possono avere sui clienti e quanto sia essenziale affrontarli oggi e in futuro”.