AssoDelivery, l’associazione che riunisce le principali piattaforme italiane di food delivery aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia, rinnova i propri vertici dopo 6 anni dalla sua costituzione nominando Chiara Guglielmetti nuova presidente.
Chiara Guglielmetti – che raccoglie il testimone da Matteo Sarzana, figura chiave nella fondazione e nello sviluppo dell'organizzazione – è attuale direttrice operations, PR & policy di Glovo Italia, ha oltre vent’anni di esperienza in contesti internazionali, tra multinazionali tech, pharma e Fmcg, conferma una leadership pragmatica, orientata all’innovazione e al dialogo strategico con le istituzioni. “Sono entusiasta di intraprendere questo nuovo percorso – commenta Chiara Guglielmetti – siamo di fronte a un momento decisivo per il nostro settore: è il tempo della chiarezza normativa, per consentire al food delivery di crescere in modo sano, innovativo e responsabile. Il dialogo costruttivo con le istituzioni e con tutti gli attori del settore sarà la bussola del nostro impegno”.
Insieme alla presidente Guglielmetti, sono stati nominati il vicepresidente vicario Gian Luca Petrillo, il consiglio direttivo, composto da Paolo Carbone, Milena Disanza, Alessandra Fanizzi e Riccardo Ronchetti, il segretario generale Alessio Celestino, un gruppo di professionisti impegnati a realizzare la visione dell’associazione. Gian Luca Petrillo, tra i fondatori di AssoDelivery, ricopre in Deliveroo il ruolo di direttore delle relazioni esterne per l’Italia e il Belgio, lavora da oltre 25 anni per il Governo e le multinazionali nei settori Tlc, IT e Fmcg, è consigliere di amministrazione di RaiWay e componente del Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit del Ministero dell’Ambiente e della Sovranità Energetica. “AssoDelievery rappresenta un settore innovativo che genera occupazione e un fatturato aggiuntivo per il settore della ristorazione di circa 2 miliardi di euro l’anno” – aggiunge Gian Luca Petrillo – crediamo nelle relazioni industriali e vogliamo continuare a sviluppare un percorso che possa normalizzare le relazioni con le organizzazioni sindacali che operano nel settore”.