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Webeconomy: nel 2023 aumentano prodotti e servizi

Sono in 75.000, principalmente società di capitali, nella stragrande maggioranza dei casi con un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro e con meno di 5 dipendenti, localizzate prevalentemente in Lombardia, Lazio, Campania, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Sicilia e Puglia, regioni che rappresentano da sole l’81% del giro d’affari nazionale.

È questo l’identikit delle aziende italiane di e-commerce, messo in evidenza da Sharing Media.

Sempre secondo gli analisti della startup innovativa, nel 2023 l’e-commerce di prodotto continuerà a crescere, toccando i 39,2 miliardi di euro, mentre gli acquisti online di servizi avranno un incremento del 22%, raggiungendo così quota 18,2 miliardi di euro.

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Non solo. Sharing Media ha anche identificato le macro tendenze che caratterizzeranno il 2023, anno durante il quale sarà ancora più pressante la necessità di introdurre nuove formule e nuovi strumenti, come gli innovativi servizi pubbli-editoriali proposti da Sharing Media, attraverso i quali raggiungere un’esposizione mediatica indispensabile per la ripresa di tutte quelle aziende così duramente colpite dalla crisi.

«Nel 2023 l’e-commerce si appresta ad essere ancora più presente nella quotidianità degli italiani. Se prima la pandemia ha consentito al commercio elettronico di conquistare uno spazio di rilievo anche tra chi era meno incline agli acquisti online, ora la crisi energetica ed economica rendono ancora più indispensabile “vendere di più”, andando a potenziare il webmarketing» sottolinea la giovane imprenditrice Viola Lala, ceo di Sharing Media SRL e direttore responsabile dell’omonimo quotidiano.

«Certo è che il marketing — prosegue Viola Lala — è in una fase ancora evolutiva e sta assumendo forme sempre più vicine al mondo digitale, assecondando le mutate esigenze sociali, pubbliche e private, legate anche a nuove esigenze esperienziali ed all’opportunità di ottimizzare il dialogo delle aziende con il loro pubblico di riferimento».

«Il 2023, infine, sarà l’Anno dell’Ambiente: una tendenza che si collega ad una sempre maggiore disponibilità da parte delle aziende ad agire ed a schierarsi in maniera inequivocabile su temi quali ambiente, energia e sostenibilità» concludono gli analisti di Sharing Media.