Si completa finalmente l’inserimento di elementi PARKlife all’interno del Prologis Park Lodi, che ha visto la realizzazione della prima galleria di urban art a cielo aperto mai realizzata in un parco logistico, l’inserimento nel parco di aree di ristoro e per il relax e la riprogettazione di parte del verde.
Il progetto avviato da Prologis in collaborazione con CEVA Logistics ha reso il parco più accogliente e confortevole allo scopo soprattutto di offrire nuovi servizi a quanti vi lavorano direttamente o lo frequentano. Più nello specifico, l’obiettivo principale dell’intero progetto, ossia quello di portare una maggiore autenticità, una migliore vivibilità, un senso di benessere e di appartenenza nel parco, è stato raggiunto non solo con l’introduzione di opere di urban art su 44.000 metri quadrati di facciate degli edifici, ma anche la realizzazione di servizi igienici e docce per gli autotrasportatori, zone ombreggiate per il soggiorno durante i periodi più caldi dell’anno, tavoli all’aperto e zone ping-pong per lo svago e la socializzazione, zone di ristoro con distributori automatici e l’uso del verde per non solo migliorare gli ombreggiamenti ma per rendere il parco più accogliente grazie anche al sapiente uso dei cromatismi offerti dalla natura.
Ad occuparsi degli specifici aspetti e dell’introduzione di elementi PARKlife è stato un team dell’Università Cattolica, coordinato da Cinzia Di Dio, docente e ricercatrice di Psicologia dello Sviluppo nel Dipartimento di Psicologia. In una prima fase già completata è stato rilevato come le persone vivono attualmente l’ambiente di lavoro. Nei prossimi mesi si vedrà se sono rilevabili cambiamenti nella dimensione psicologica di chi lavoro e frequenta il parco. Tra un anno si procederà poi a una terza rilevazione per osservare se, una volta passato l’effetto sorpresa, i cambiamenti sul benessere saranno rilevanti e quali elementi risultano maggiormente funzionali.
Nella sua progettazione, inoltre, TUNED (la business unit del Gruppo Lombardini22 specializzata nell’applicazione delle neuroscienze in architettura) ha affrontato il complesso sistema logistico come se fosse un organismo, intrecciando psicologia ambientale, neuroscienze, architettura, urbanistica, paesaggistica: un apposito team ha inizialmente realizzato un corposo studio che ha messo a fuoco le criticità di tipo urbanistico ed edilizio-architettonico che producono effetti negativi sulle condizioni di salute psicofisica delle persone e ha successivamente suggerito come e dove intervenire.
“Sono orgoglioso degli interventi che abbiamo promosso presso il nostro parco logistico di Somaglia” ha commentato Sandro Innocenti, senior vice president e country manager di Prologis in Italia. “La filosofia PARKlife sviluppata da Prologis rappresenta un vero cambio di paradigma che mette al centro le persone e quindi la sostenibilità sociale, uno dei valori portanti della nostra azienda. Le conoscenze che acquisiremo con questo progetto pilota ci permetteranno di sviluppare nuove idee da implementare in altri nostri parchi logistici in Italia”.
“I nostri dipendenti e quanti frequentano il parco logistico quotidianamente sono rimasti a bocca aperta davanti alle opere realizzate da questi otto incredibili artisti”, ha commentato Pietro Sessa, Business Unit Leader di CEVA Logistics. “Si tratta di un’operazione unica al mondo, oltre ad essere un perfetto esempio del tipo di ambiente di lavoro che Ceva Logistics vuole offrire ai suoi dipendenti".