Dall’analisi condotta da SumUp – fintech attiva in tutto il mondo nel settore dei pagamenti digitali con strumenti innovativi per business di ogni dimensione – oggi solo un quarto delle ricevute è ancora stampata, mentre la percentuale di ticket digitali è aumentata complessivamente del 23,8%, insieme agli esercenti che preferiscono inviare gli scontrini via email o QR code (+15,4%).
Secondo lo studio, realizzato su oltre 5mila esercenti confrontando gli scontrini emessi nel 2024 e nel primo semestre del 2025, ci sono ancora settori in cui si fa fatica ad abbandonare il cartaceo: si stampa il 73,8% degli scontrini battuti nei ristoranti, il 72,4% nei bar, il 54,6% nei supermercati e nei negozi di alimentari. Nel turismo, al contrario, si tende a stampare molto poco: il 20% del totale nei servizi turistici e appena il 12% negli hotel. Anche parrucchieri e barbieri sembrano essersi digitalizzati con facilità (con solo l’11,2% di scontrini cartacei) insieme agli artigiani (7,3%). Tra i settori in cui si emettono meno ricevute di carta c’è sicuramente quello dei tassisti, con appena l’1,6%.
Il Governo italiano si prepara a dire definitivamente addio agli scontrini cartacei con un piano in tre fasi: dal 1° gennaio 2027 l’obbligo di emettere solo ricevute digitali scatterà per supermercati e grandi catene; dal 1° gennaio 2028, toccherà agli esercenti con fatturati superiori a 400mila euro; infine, dal 1° gennaio 2029 la misura diventerà universale, coinvolgendo tutti i negozianti. Gli scontrini dovranno essere inviati via email, Sms o potranno essere visualizzati tramite QR code. Con questo provvedimento, l’obiettivo è ridurre il consumo di carta, ma anche semplificare la gestione fiscale e incentivare ulteriormente la diffusione dei pagamenti elettronici tra i commercianti italiani.
“Nei nostri Pos abbiamo introdotto la possibilità di scegliere come ricevere lo scontrino (tramite stampa, email o QR code) – dichiara Umberto Zola, responsabile online sales per l’Europa di SumUp – e con la nuova Cassa Fiscale Online trasformiamo lo smartphone in un registratore di cassa per consentire agli esercenti di gestire i pagamenti, la fiscalizzazione e l’invio automatico dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate in un unico luogo, l’app di SumUp, evitando così i costi e gli oneri di una stampante fiscale”.