Il Vision Robotics and Artificial Intelligence (Vrai) Lab del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche, insieme al Consorzio Marche Biologiche e al Gruppo Apra, ha messo in campo un programma di innovazione tecnologica dedicato agli agricoltori per favorire la digitalizzazione per migliorare la sostenibilità economica e ambientale dei prodotti agricoli e assicurare le esigenze del consumatore in termini di sicurezza, tracciabilità e affidabilità.
Il nuovo progetto si chiama Si-Riparte e fa perno su dispositivi elettronici di rilevazione che possono essere applicati sui trattori anche di vecchia generazione. Si tratta di sistemi elettronici a basso costo che acquisiscono dati in tempo reale circa le operazioni in campo. I dati acquisiti vengono poi processati all’interno di sistema di tracciabilità che consente di effettuare azioni di monitoraggio. Il progetto prevede lo sviluppo e la prova in ambiente operativo di un sistema innovativo per la digitalizzazione rapida ed economica delle aziende, che permette di facilitare il caricamento dei dati all’interno del software tramite dispositivi a bassa interazione dell’utente, adatto per imprenditori “non nativi digitali”.
L’apposizione sui macchinari di dispositivi in grado di georeferenziare e registrare le varie operazioni condotte in campagna renderà immediatamente disponibili tutte le informazioni agronomiche ed economiche necessarie alle singole aziende agricole e alla cooperativa. Dal punto di vista della gestione agronomica i vantaggi saranno notevoli, con ripercussioni positive che vanno dalla registrazione delle attività di campo e compilazione dei registri necessari, ai quali si aggiunge attraverso il Decision Support System la possibilità di compiere interventi mirati evitando sprechi nel consumo delle risorse impiegate e migliorando la resa delle coltivazioni.
“La digitalizzazione aiuta l’agricoltura a tracciare la filiera per accrescere la fiducia tra chi produce e chi acquista – spiega Francesco Torriani, presidente del Consorzio Marche Biologiche – il vantaggio per gli agricoltori è duplice, da un lato si può risparmiare tempo diminuendo i costi per le operazioni in campo e dall’altro si facilita l’inserimento dei dati, con un potenziale impatto positivo anche sui ricavi delle aziende agricole”.