Mutti, azienda storica del settore dei derivati del pomodoro, e l’Istituto dei Materiali per l’Elettronica e il Magnetismo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Imem-Cnr) hanno avviato la prima sperimentazione di monitoraggio attraverso il sensore Bioristor sulle piante di pomodoro, per ridurre il consumo idrico e migliorare la qualità delle produzioni agricole.
Il Bioristor, applicato direttamente sul fusto, è in grado di monitorare in tempo reale la salute delle piante, analizzandone i processi fisiologici fondamentali e comunicando direttamente con gli agricoltori, grazie all’energia fotovoltaica e al sistema di connessione IoT. Il Bioristor è stato utilizzato con successo per monitorare il kiwi, la vite e il melo durante la stagione produttiva e, per la prima volta nel 2023, è stato impiegato in una sperimentazione congiunta tra Imem-Cnr e Mutti. Questa sperimentazione, condotta presso l’azienda Stuard di Parma, ha dimostrato l’efficacia del Bioristor nel migliorare l’efficienza nell’uso dell’acqua in condizioni di siccità estrema. Grazie a un protocollo irriguo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dall’Imem-Cnr, è stato possibile ottenere un risparmio idrico del 45% rispetto alle metodologie convenzionali. A fronte di un leggero calo di resa di campo lorda, si è registrato un notevole aumento del Brix – parte solubile del pomodoro e indicatore della sua qualità – e della conformità dei prodotti.
“L’agricoltura globale, responsabile del 70% del consumo di acqua dolce del Pianeta, si trova di fronte a sfide sempre più pressanti a causa dei cambiamenti climatici in corso – dichiara Massimo Perboni, direttore del Servizio Agricolo di Mutti – il progressivo aumento delle temperature e la diminuzione delle precipitazioni rendono cruciale l’adozione di nuove tecnologie per affrontare l’emergenza idrica. Il Bioristor offre un’opportunità senza precedenti nel nostro settore per monitorare e ottimizzare l’uso dell’acqua nelle nostre coltivazioni, contribuendo a garantire la qualità dei nostri prodotti in modo sempre più efficiente e responsabile”.
Già dalla prossima campagna, l’obiettivo sarà perfezionare ulteriormente gli strumenti e l’algoritmo per garantire una gestione ottimale delle risorse idriche nei campi agricoli per poi ampliarne l’utilizzo su larga scala, contribuendo così a promuovere una maggiore sostenibilità ambientale ed economica nel settore agricolo.