Technoretail - Le High e Secondary Street di Milano resistono alla crisi pandemica
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Le High e Secondary Street di Milano resistono alla crisi pandemica

Nonostante la crisi pandemica abbia influito sul mondo del retail, i rendimenti delle High e Secondary Street di Milano negli ultimi mesi hanno registrato solo una piccola variazione percentuale. È quanto é emerso dal nuovo Report Retail Capital Market H2 2021 di World Capital, con il contributo di Nomisma, confermando cosÌ la minore volatilità e i valori più vantaggiosi per i rendimenti degli immobili commerciali retail.



Nel secondo semestre 2021, infatti, il rendimento medio registrato lungo le High Street si attesta al 4%, in crescita rispetto al semestre precedente, mentre il rendimento medio delle Secondary Street risulta in leggero calo, attestandosi al 5,8%.
Rispetto al primo semestre 2021 la GDO e le farmacie sono le attività commerciali che hanno visto una maggiore stabilità. Tutte le altre, invece, hanno subito un aumento percentuali dei rendimenti intorno al +0,15%.

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Importante ai fini del valore dell’investimento, inoltre, appare anche la posizione del negozio e, prendendo in considerazione una serie di dati geografici come il TPL, i servizi pubblici e privati, il numero di spostamenti giornalieri, l’infrastruttura della mobilità sostenibile, la densità abitativa e la walkability, l’area di Via M. Buonarroti, Viale Lombardia e Corso Lodi risultano essere le aree più adatte e strategiche.

Tra le prime location più attrattive, infine, spiccano per capacità di attrarre investimenti Milano, Roma, Firenze, Genova e Torino. Bologna è invece la prima provincia delle “secondary location” – con una valore dell’I2I score di 67,3 su 100.

“Il mattone si riconferma un settore di grande interesse per gli investitori che vogliono impiegare del capitale – dichiara Andrea Faini, CEO di World Capital – Il territorio nazionale, ma soprattutto la piazza di Milano, rappresenta una location interessante dove dirottare i propri investimenti. Per quanto riguarda l’immobiliare retail, oltre alle High Street, anche le Secondary Street hanno con un buon potenziale di sviluppo. Per questo abbiamo deciso di implementare un nuovo tool per individuare proprio le aree milanesi, oggi trascurate dal punto di vista commerciale, dove invece conviene investire.”