Vendramini Abbigliamento, uno degli spazi commerciali più noti e longevi del centro commerciale di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, ha ultimato l’intervento di restyling firmato dallo studio padovano Bongiana Architetture che ha completamente trasformato il layout del punto vendita al cui centro c’è la luce progettata dai lighting designer di Glip, azienda illuminotecnica trevigiana.
L’elemento chiave del progetto è proprio la luce, pensata non come funzione accessoria, ma come vera materia compositiva. Una temperatura colore uniforme di 3.500 K è stata scelta per costruire un’atmosfera calda, neutra e accogliente, in grado di esaltare la qualità dei materiali e la merce esposta. Tutto l’impianto di illuminazione è dotato del sistema di controllo Dali che ne permette la massima efficienza grazie a molteplici possibilità di regolazione e programmazione.
I corpi illuminanti bianchi a soffitto, identici ma orientati con inclinazioni leggere e variabili, formano una griglia visiva ritmica. Alcuni elementi sono sospesi, altri a plafone, in base alla funzione: in showroom prevalgono accenti e controluce, mentre nelle dorsali strutturali la luce sottolinea l’architettura. Nei camerini, la luce radente verticale rende perfetta la percezione dei colori. Nelle nicchie per i brand la luce è discreta ma identitaria, sempre integrata all’architettura.
“La sfida è stata lavorare per sottrazione, cercando ritmo e respiro – spiega Alessandro Piovesan, ceo di Glip – abbiamo costruito uno spazio che non urla, ma invita. Ogni dettaglio è calibrato: dalle finiture in ottone ai giunti di dilatazione, dalla leggerezza degli arredi alla sequenza di luci che accompagnano il visitatore. È un negozio che cambia con la luce, con le stagioni, con il tempo. Abbiamo sviluppato un sistema articolato in 13 temi luminosi che si relazionano tra loro per costruire un racconto coerente. Le nostre linee Led con tecnologia dark light creano un tappeto luminoso modulare, mai abbagliante. L’obiettivo era restituire un senso di ordine e fluidità senza cadere nella ripetizione sterile”.