Technoretail - In Italia è in aumento la frustrazione digitale degli utenti online
Tra le principali cause del disagio digitale, errori JavaScript (23%) e tempi di caricamento lenti (16%)
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In Italia è in aumento la frustrazione digitale degli utenti online

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- Contentsquare disagio digitale - Contentsquare rage clicking - Contentsquare retail online

Secondo i dati del Digital Experience Benchmark Report di Contentsquare, l’Italia si posiziona tra i Paesi europei con il più alto livello di disagio digitale: il 45,7% delle sessioni online mostra segnali di frustrazione digitale, con un incremento del 7% rispetto al 35,9% dell’anno precedente.

Tra le principali cause, il report segnala errori JavaScript (23%) e tempi di caricamento lenti (16%), fattori che hanno spinto molti utenti ad abbandonare il sito dopo una sola pagina. A livello europeo, il disagio digitale è presente ma meno marcato (40,1% delle sessioni) con picchi in Francia (40,8%) e Germania (41,1%). Tra i segnali più evidenti emerge il fenomeno del rage clicking – clic ripetuti e impulsivi da parte degli utenti nel tentativo di forzare una risposta dal sito – che indica frustrazione e interazioni inefficaci con le piattaforme digitali.

In un contesto in cui lo shopping online in Europa continua a espandersi, il Digital Experience Benchmark Report evidenzia una lieve flessione del traffico digitale del settore retail italiano (-1,2%). Nonostante un miglioramento del bounce rate, sceso dal 50% al 42%, il tasso di conversione si è mantenuto stabile all’1,2% – un valore che, se confrontato con la media europea, evidenzia la sotto-performance strutturale del commercio digitale italiano. Secondo i dati del report di Contentsquare, infatti, questo dato è significativamente più alto in mercati maturi come il Regno Unito (3,8%), la Germania (2,56%) e la Francia (2,1%). In Italia, invece, l’online retail fatica ancora a tradurre il traffico in vendite.

Il divario è evidente anche nell’analisi delle performance per dispositivo: su desktop, il tasso di conversione si attesta al 2,1%, in calo del 7,9% rispetto all’anno precedente, mentre su mobile è fermo all’1%. Le page views per sessione sono 7,1 da desktop e 4,8 da mobile, con un tempo medio di navigazione rispettivamente di 6 minuti e 55 secondi e 2 minuti e 23 secondi.

In uno scenario in cui la domanda potenziale è elevata ma i risultati restano contenuti – afferma Federico Tota, regional vice president per il Sud Europa di Contentsquarediventa prioritario per i brand ripensare l’esperienza digitale come leva competitiva, riducendo le frizioni tecniche e ottimizzando la customer journey per valorizzare appieno il potenziale del mercato italiano. I retailer sono chiamati a un cambio di passo: monitoraggio proattivo, analisi dei comportamenti e utilizzo intelligente degli insight sull’audience sono oggi fondamentali per migliorare la customer experience”.