Le aziende che utilizzano gli smartphone per il last mile delivery tendono ad essere più focalizzate sull’innovazione. A confermarlo, è una ricerca, condotta in Europa e Nord America rispettivamente da ITTS e VDC Research.
Ricerche a cui si affianca quella effettuata da Scandit su 118 tra i maggiori fornitori di servizi postali e logistici a livello globale, che ha identificato come l’impatto della Covid-19 stia spingendo le aziende di last mile delivery con sede in Europa a innovare. Di fronte alle enormi difficoltà e alle mutevoli richieste dei consumatori, le operation europee sono difatti più propense a investire in nuovi servizi, quali il pick up drop off, e in innovazioni, tra cui le funzionalità che consentono di effettuare modifiche alle consegne in tempo reale. Di contro, solo il 5,9% delle aziende di servizi postali e logistici nordamericane dà la priorità a nuove offerte e si concentra maggiormente sulla soddisfazione della domanda di oggi. Le aziende europee sono anche più propense a investire nella realtà aumentata, oggi o in futuro, rispetto a quelle del Nord America.
E non solo. La ricerca di Scandit evidenzia inoltre che esistono diverse sfide e priorità di investimento in tutta Europa: le aziende dell’Europa orientale e dei Paesi nordici, ad esempio, sono più concentrate sull’aggiunta di nuove app e funzionalità, e sulla tecnologia che supporta nuovi servizi. L’Europa occidentale, compresa la Gran Bretagna, è invece più equilibrata nei suoi piani di investimento tecnologico tra il miglioramento dei fondamenti come il perfezionamento delle app di delivery e l’offerta di nuovi servizi o processi contactless.
Indipendentemente dalla regione, però, la maggior parte delle aziende percepisce che la tecnologia di realtà aumentata avrà un enorme impatto sul last mile delivery, e più di tre quarti delle aziende a livello globale crede che proprio l’AR sia un’importante tecnologia del last mile, con oltre un terzo degli intervistati che dichiara che è prioritario per loro investirci fin da subito.
Oltre a essere più aperte nei confronti dell’innovazione, infine, la metà delle aziende che sta utilizzando gli smartphone nel last mile delivery sta anche sfruttando una strategia BYOD: il più grande driver è sicuramente la riduzione dei costi, e la sostituzione dell’hardware obsoleto che aiuta ad affrontare la redditività.
Pat Nolan, Senior Research Analyst di VDC Research ha detto: “La realtà aumentata è un elemento chiave per ottenere prestazioni più competitive e una maggiore differenziazione nel last mile delivery, con oltre il 34% degli intervistati a livello globale che dichiara che è nella propria lista di investimenti tecnologici attualmente in considerazione. Una soluzione AR per il last mile delivery può aiutare un autista, per esempio, a identificare rapidamente un pacco specifico in un furgone pieno di pacchi, o vedere le istruzioni di consegna in tempo reale. Questi casi d’uso dell’AR mostrano come questa tecnologia sia in grado di ridurre parte dello stress che grava sulle spalle dei lavoratori che operano sul campo e di rendere le operation complessivamente più efficienti”.
Samuel Mueller, CEO and Co-founder di Scandit ha dichiarato: “Se da un lato la Covid-19 e i problemi della supply chain in tutta Europa hanno creato nuove sfide per il last mile delivery, hanno anche accelerato l’adozione di soluzioni che erano da tempo in cantiere; per esempio, una maggiore dipendenza dall’uso degli smartphone e dal BYOD. Ciò che è particolarmente interessante, tuttavia, sono le diverse priorità in Europa, ma è positivo vedere che queste vengono riconosciute e che vengono fatti investimenti di conseguenza. Significa che le aziende di servizi postali e logistici vedono chiaramente l’impatto che i problemi del last mile possono avere sui clienti e quanto sia essenziale affrontarli oggi e in futuro”.