A causa della crisi energetica che stanno vivendo numerosi Paesi europei, ci si chiede quali sono le principali fonti energetiche alternative che si stanno facendo largo nel settore dei trasporti e logistica. E quali sono i loro reali vantaggi?
Sono infatti numerose le imprese del settore e-commerce e logistica che stanno cercando di adeguare i propri obiettivi ad una neutralità energetica, arrivando a zero emissioni di CO2 entro il 2030. Questo perché molte imprese ritengono ci sia una connessione tra ottimizzazione delle risorse e riduzione dei costi da un lato ed azioni in linea con una politica sostenibile dal punto di vista ambientale dall’altro.
Nel settore logistico è però importante considerare tutte le fasi della filiera: non è infatti solo la scelta dei mezzi utilizzati, ma anche dell’illuminazione dei magazzini, del tipo di consegna offerta al cliente finale, delle energie utilizzate in fase di stoccaggio ad avere un peso ed un’influenza sul risultato totale.
Il fabbisogno energetico nel comparto logistico deriva difatti da bisogni termici come riscaldamento e raffreddamento ed impianti di illuminazione dei magazzini, aree di stoccaggio e centri operativi. Per questo motivo, un vantaggio competitivo per le aziende è anche quello di utilizzare impianti di efficientamento energetico, che consentono di tagliare i consumi e dunque i costi.
Dal punto di vista ambientale poi, questo permette di aumentare le procedure a favore di sostenibilità ambientale, che fa crescere la reputazione aziendale. Inoltre, in ottica green è importante anche promuovere politiche di riuso e riciclo, aumentando l’efficienza dei processi.
É dunque fondamentale ripensare il settore logistico in un’ottica di riduzione dell’impatto ambientale del commercio sia online che tradizionale: la creazione di hub nazionali permette di ridurre i chilometri percorsi e il numero di mezzi utilizzati, riducendo le emissioni di co2 fino a 450 tonnellate.
Per le aziende del settore logistico, le misure più efficaci di efficientamento energetico riguardano per cui caldaie, pompe di calore, illuminazione, refrigerazione e, solo dopo, stoccaggio e trasporto.
Il Fotovoltaico, ad esempio, è scelto sia per l’abbattimento dei costi che ormai non ha quasi più bisogno di incentivi statali, sia per la convenienza dal punto di vista economico, vista la sua grande sostenibilità che consente agli imprenditori un ritorno sull'investimento.
L’utilizzo di sistemi di illuminazione a LED, invece, assicurano un risparmio energetico stimato tra il 50 e il 70%, assolvendo comunque al proprio compito dal punto di vista dell’illuminazione.
I mezzi pesanti risultano infine migliori in termini di impatto ambientale rispetto alla vezione aerea che, nel corto raggio, può arrivare ad impattare fino a 15 volte in più. Se vengono utilizzati treni a trazione elettrica si riducono le emissioni di CO2 del 70% rispetto al trasporto stradale.
“L’utilizzo di nuove tecnologie derivate da fonti rinnovabili ha un impatto anche sulla competitività non solo delle aziende ma dell’ intera economia di un Paese, in quanto influenza anche i processi di innovazione e sviluppo. Per questo, è importante ripensare l’intera filiera del comparto logistico. Avere orizzonti definiti ma migliorarsi costantemente: questo dovrebbe essere il mantra di tutte le imprese e sicuramente quello ambientale è un punto cruciale da cui partire” ha dichiarato Noelia Lázaro, Direttrice Marketing di Packlink.