Dhl Supply Chain, operatore globale nella gestione dei servizi logistici, ha acquisito Ids Fulfillment, società statunitense specializzata nella logistica per la gestione degli ordini online e la distribuzione retail, con l’obiettivo di rafforzare le proprie competenze nell’e-commerce ed estendere i servizi dedicati alle piccole e medie imprese.
L’acquisizione porta in dote oltre 120mila mq di magazzini e spazi di distribuzione multi-cliente, situati in punti strategici degli Stati Uniti. Tra le sedi coinvolte vi sono Indianapolis (Indiana), Salt Lake City (Utah), Atlanta (Georgia) e Plainfield (Indiana), dove si trova il quartier generale di Ids. Dhl garantirà una transizione fluida per clienti e dipendenti, mantenendo operative tutte le strutture Ids sotto la guida dei responsabili locali attuali.
“Negli ultimi anni l’e-commerce è stato uno dei principali motori di crescita per noi e rappresenta un pilastro fondamentale della nostra strategia 2030 – dichiara Patrick Kelleher, ceo di Dhl Supply Chain North America – con l’acquisizione di Ids Fulfillment non solo ampliamo la nostra presenza operativa, ma offriamo anche a piccole e medie imprese l’accesso a soluzioni logistiche all’avanguardia, pensate su misura per le loro esigenze specifiche”. Questa rappresenta la seconda acquisizione di Dhl Supply Chain nel settore e-commerce nel 2025, dopo l’acquisto a gennaio del ramo di logistica inversa di Inmar, che ha reso Dhl il principale operatore nella gestione dei resi in Nord America.
“Con una crescita media annua dell’e-commerce globale stimata all’8% fino al 2029 – afferma Oscar de Bok, ceo di Dhl Supply Chain – stiamo puntando su investimenti mirati per rafforzare le nostre capacità e rispondere alle esigenze di un mercato in continua espansione, rendendo le nostre soluzioni accessibili ad aziende di ogni dimensione. Ids Fulfillment si integra perfettamente con il nostro attuale Dhl Fulfillment Network, potenziando la nostra offerta di soluzioni e-commerce globali con competenza e presenza locale. Un’operazione quanto mai tempestiva, in un momento in cui sempre più multinazionali cercano di sviluppare capacità di fulfillment direttamente in Nord America”.