Estendere le grandi opportunità offerte dal quick commerce anche ai piccoli commercianti. È questo l’obiettivo di Vado, che mira a installare il suo software di e-commerce 3.0 in almeno 300 vending machine nei prossimi 12 mesi e concludere partnership con almeno altre 3 aziende produttrici di distributori automatici.
Il sistema elaborato dalla giovane startup torinese, in grado di sostituire il classico ritiro e consegna dell’ordine da parte del rider, con strumenti più veloci e immediati, utilizza il codice d'ordine inviato dall'app di delivery direttamente al rider per sbloccare il distributore automatico e permettere al rider di ritirare i prodotti erogati. Velocizzando (e riducendo di conseguenza anche i costi di gestione), quindi l’attuale pratica che vede il rider ricevere il codice e recarsi dall’esercente per ritirare il prodotto, una volta che un cliente fa un acquisto tramite un’app di delivery.
Con questo sistema, l’utente ha così la possibilità di acquistare prodotti molto diversi, che vanno dal cibo, al beauty, fino ai caricatori per smartphone e al pet food 24/24 7 giorni su 7. Per gli esercenti, invece, si apre la possibilità di poter accedere a un nuovo mercato che, secondo un report dell’Institute of Grocery Distribution ha attualmente un valore che si aggira attorno agli 1.4 miliardi di sterline.
“Le aziende che si approcciano al quick commerce, se non lo fanno in maniera strategica, rischiano di perdere molti soldi perché per farlo devono, oltre alle strutture e alla tecnologia, sostenere i costi di molto più personale da nei propri store fisici. Con Vado vogliamo creare una soluzione che semplifichi la vita dei piccoli commercianti e non solo, affinché possano competere ad armi pari nello stesso mercato con le grandi multinazionali” spiega Alessandro Ursino, CEO di Vado.