Centro Veneto del Mobile, marchio di riferimento nel settore dell’arredamento in Italia, si è affidato all’agenzia di digital marketing organico Seed per ottimizzare la propria presenza online attraverso un importante progetto digitale strategico.
Da 30 anni, Centro Veneto del Mobile si distingue per la sua dedizione nell’arredare le case degli italiani con stile, qualità e innovazione, grazie a 20 showroom distribuiti nel Nord Italia, un team di oltre 130 professionisti e un bacino di oltre 10mila clienti. La necessità dello storico brand era quella di potenziare la dimensione digitale per continuare a offrire un’esperienza unica ai propri clienti, anche sui touchpoint online. Il piano di digital marketing progettato da Seed parte da una fase di ricerca approfondita delle parole chiave, definizione del total addressable market, analisi dei volumi di ricerca, dei trend e della competizione online, per poi procedere con un audit tecnico del sito web, sia dal punto di vista Seo che Cro, con check euristico, di analytics e delle heatmap.
“Definire il perimetro dell’attività e studiare con attenzione il contesto del cliente è il primo passo per garantire un’implementazione efficace delle migliori best practice e delle migliorie necessarie ad ottenere risultati concreti nel medio-lungo periodo – spiega Pasquale Gangemi, co-founder & ceo di Seed – quello dell’arredamento è un settore peculiare: fortemente competitivo, da un lato, ma anche non ancora del tutto digitalizzato, dall’altro. Gli spazi di miglioramento e azione sono notevoli e siamo felici di poter supportare un marchio d’eccellenza italiana come Centro Veneto del Mobile in questo percorso”.
Isabella Alida Perrera, responsabile marketing di Centro Veneto del Mobile: “Questo ambizioso progetto sottolinea il nostro impegno nel voler mantenere la nostra posizione di eccellenza e continuare a offrire soluzioni d’arredo di qualità e su misura, avvalendosi delle più avanzate strategie digitali, di pari passo con l’evoluzione delle aspettative d’acquisto degli utenti contemporanei”.