Una tendenza generalizzata verso una maggiore automazione, connettività e intelligence nelle attività della supply chain industriale. Sono questi i principali risultati emersi dalla ricerca condotta da Ivanti Wavelink con VDC Research sullo status delle attività della supply chain industriale e sull'adozione di soluzioni Industrial Internet of Things.
Per le organizzazioni di questo settore, infatti, le piattaforme IIoT offrono la possibilità di sviluppare nuovi modelli di business, garantire migliori customer experience ai clienti, gestire gli effetti dei tempi di inattività e assicurare la continuità operativa dell’azienda.
Il vantaggio di questa tecnologia consiste soprattutto nella semplicità d’implementazione. I principali fattori che guidano gli investimenti in IIoT sono: migliore produzione, progressi nel monitoraggio e nella manutenzione degli asset, riduzioni dei costi operativi e un’intelligence operativa più efficiente. Questi risultati possono essere raggiunti con attività legate a produttività, sostenibilità, flessibilità aziendale e strategie di mercato.
Non solo. Le organizzazioni stanno anche approfittando dei principali trend tecnologici che stanno semplificando notevolmente l’adozione di soluzioni IIoT. Tra queste tendenze rientrano una migliore funzionalità e semplicità d’uso della piattaforma IIoT, lo sviluppo semplificato delle applicazioni IIoT grazie all'accesso alle API e ai protocolli di comunicazione stabiliti, la riduzione dei costi dei sensori e di archiviazione dei dati e lo sviluppo dell'edge computing che sposta i processi di calcolo dal cloud alle attività negli stabilimenti produttivi.
Tuttavia, esistono ancora delle criticità che permettono solo a poche imprese di poter rendere scalabili completamente le soluzioni IIoT enabled. I motivi sono principalmente due: tecnici e organizzativi. I primi dipendono dal dover gestire sistemi eterogenei, determinare quali funzioni sono supportate da quali applicazioni, come implementare i sistemi e come le nuove soluzioni gestiscono i requisiti di sicurezza. A livello organizzativo invece, la governance dei sistemi informatici rispetto quella OT è spesso citata come principale fonte di conflitto, così come la difficoltà di non riuscire a regolare i processi aziendali per incoraggiare l’utilizzo di un’applicazione più estesa e non raggiungere il potenziale della soluzione.
“Oggi, i magazzini sono molto più complessi rispetto a quelli di 10 anni fa", afferma David Krebs, EVP di VDC Research. “Questo è dovuto principalmente all’aumento di prodotti, canali, criteri di personalizzazione in fase avanzata, ambienti a temperatura controllata e al crescente turnover degli addetti ai magazzini che ha generato una mancanza di manodopera. La pandemia ha accentuato tutti questi aspetti, portando produttori e distributori a ricercare nuovi modi per ottimizzare i servizi, per reagire prontamente e efficacemente ai cambiamenti del mercato. L'IIoT può aiutare le organizzazioni ad automatizzare i processi, migliorare le prestazioni e ridurre le inefficienze, assicurando costi ridotti e ricavi maggiori”.
“In generale, le attività della supply chain industriale stanno progressivamente crescendo lungo la curva delle tecnologia IIoT” ha affermato Brandon Black, Senior Vice President and General Manager di Ivanti Wavelink. "Questa è un’ottima notizia perché l'IIoT trasforma le operazioni aziendali fornendo risultati di business ottimali, esperienze di lavoro mirate, costi ridotti e maggiori ricavi. Massimizzare il valore dell'IIoT richiede l'impegno della direzione interna per garantire che questa tecnologia non venga letta solo come un'iniziativa IT, ma come uno sforzo che coinvolge l’intera organizzazione. In Ivanti Wavelink, siamo entusiasti di poter continuare a sostenere i nostri clienti nei processi di accelerazione digitale, rivoluzionando le operazioni della supply chain con l’IIoT".