L’insegna Iper La grande i, per il nuovissimo concept store Iper Monza Maestoso, ha scelto le soluzioni Retex per integrare la tradizionale vendita a scaffale e la ristorazione in un unico spazio in modo da ottimizzare la customer experience.
Nel dettaglio, presso la grande superficie di vendita, il mercato ubicato al piano terra offre prodotti freschi e specialità, mentre è al piano superiore che la corte comprende 6 ristoranti suddivisi per aree tematiche. In Italia, si tratta di una significativa realizzazione del modello “grocerant”: consistente nella combinazione di “grocery store” e “restaurant” diretta a rispondere alla crescente tendenza caratterizzata dalla creazione di aree specifiche e appositamente attrezzate per il consumo food, con o senza servizio al tavolo, all’interno dei supermercati. In tale ambito, Retex ha operato per garantire l’attivazione di diverse esperienze di servizio, servendosi di tecnologie ad hoc.
Per i visitatori dello store, la prima opzione di scelta è il ristorante con servizio al tavolo: in questo caso, Retex ha scelto di implementare la suite “Oracle Symphony”, software e hardware, fornendo nuove funzionalità per migliorare l’operatività dei ristoranti e ottimizzare la customer experience. Nello specifico, il cliente può pagare e ricevere lo scontrino fiscale al proprio posto grazie all’integrazione con i sistemi di cassa. La solution targata Retex non soltanto semplifica il servizio del gestore, ma riduce anche i tempi di attesa presso la cassa.
Per quanto riguarda la tecnologia proprietaria di Retex “Iconic Food & Beverage”, invece, è alla base dell’opzione semiservito: i clienti possono sedersi al tavolo, scegliere i prodotti desiderati tramite il menù digitale presente su tablet oppure scansionare un QR code e consultarlo dal proprio smartphone. Una volta inoltrato l’ordine, esso arriva direttamente all’area di preparazione dei cibi e, quando l’ordine è pronto, viene notificato al cliente che può ritirarlo. Con tale modalità, si riducono le probabilità di errore, l’attesa al tavolo e le code presso la cassa, mentre i servizi di pagamento vengono integrati con il self-ordering. Infine, lo store presenta aree con modalità quick service, dove i clienti possono selezionare i prodotti, pagarli e portarli a tavolo.
Daniele Favara, Solution Architech di Retex, commenta: “La GDO tende a unire la vendita tradizionale del supermercato con la ristorazione. Il foodservice interno alle strutture commerciali incentiva il consumo in loco di prodotti enogastronomici, a marginalità maggiore dell’abituale spesa nel carrello. Il modello enfatizza la centralità del cibo nella relazione con il consumatore”.
Poi, Favara aggiunge: “Entro il 2020, del resto, la ristorazione coprirà il 20% della superficie commerciale complessiva di uno shopping center, rispetto al 7% di 20 anni fa. Il valore portato da Retex si misura nella libertà di scelta del cliente, che può associare alla spesa tradizionale un’esperienza di consumo nuova e gratificante”.